Alexandre Pato, ex attaccante del Milan, ha parlato della classifica del club rossonero e non solo nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del brasiliano su un suo possibile ritorno.

Intervista a Pato sul Milan e sul ritorno

«Conosco il calcio italiano, parlo l’italiano, per me sarebbe un trasferimento facile sotto l’aspetto ambientale». 

Quante possibilità ci sono di rivederla dalle nostre parti?

«Sento dire che in Italia potrebbero esserci club interessati a me. Ma vorrei mettere ben in chiaro che a 31 anni non cerco un contratto per il conto in banca, bensì un progetto che mi piaccia. Fosse stato per i soldi, sarei rimasto in Cina».

Ci spieghi perché potrebbe servire a un club italiano.

«Il mio fisico è a posto, sto bene, e la mia testa è diversa rispetto a quando mi avevate conosciuto. So quello che posso dare e cosa devo fare: la volontà è tutto e io ce l’ho. Vedo l’Europa nel mio futuro, in particolare l’Italia. In Serie A penso di poterci ancora stare e fare molto bene, compatibilmente col fatto che ho passaporto extracomunitario».

Pato e l'intervista di oggi sul Milan

Nostalgia?

«Certo, come potrei non averla. Stiamo parlando di 150 partite, 63 gol, uno scudetto e una Supercoppa di Lega. Sarebbe un sogno poter tornare al Milan, che è nel mio cuore».

In molti pensano che occorrerebbe un vice Ibra: è un ruolo che accetterebbe?

«Direi di sì, che problema c’è? Ma semplicemente perché io non arriverei per fare il vice: giocherei, mi basterebbero un paio di partite per convincere il mister (risata, ndr). No dai, diciamo che magari con Ibra potremmo giocare insieme... (altra risata, ndr) Saremmo una gran coppia». 

Al Milan lei giocava con Maldini e Bonera, che adesso fanno tutt’altro.

«L’altro giorno per ridere ho mandato a Paolo una sua foto presa dalla tv. E’ un rapporto che abbiamo mantenuto e mi fa piacere. Daniele sa lavorare sulla testa e sul cuore e quindi so che sa gestire i giocatori. Lo vedo molto bene da allenatore».

Altri contatti con la galassia rossonera? Magari la chiama Galliani al Monza.

«L’ho sentito un paio di volte recentemente, il problema è quello del passaporto (nuova risata, ndr)».

La chiamata più bella sarebbe quella di Pioli, no?

«Per fortuna gli hanno dato fiducia. Sa gestire Ibra, tutto il gruppo, i rapporti col club. Sognare lo scudetto è lecito. Pioli è il tecnico giusto per un Milan che farà una strada lunga. Se vuole, mi può chiamare...».

Fiorentina?

«Valuterò quello che davvero sarà fattibile. La Fiorentina è un’ottima società, con tanti campioni e una squadra buona. E poi è una città bellissima».
 

Pato al Milan (Getty)
Pato al Milan (Getty)