Davide Zappacosta si racconta alla Gazzetta dello Sport. Il ritorno a Bergamo, il rendimento di questo avvio di stagione, gli obiettivi e anche qualche retroscena di mercato. Queste le parole dell'esterno dell'Atalanta:

Il ritorno all'Atalanta in estate

"La Fiorentina si era fatta avanti concretamente, ma Luca Percassi mi ha sempre rassicurato: mi volevano tanto quanto io volevo tornare. E a fine stagione scorsa io avevo detto ad Alessandro Lucci, il mio procuratore, che l’Atalanta era in cima alla mia lista. Avevo lasciato l’Atalanta quando non era quello che è diventata: tornare e potermi confrontare con un ambiente cresciuto così tanto mi ha dato grandi motivazioni".

Il buon impatto nella squadra

"Fortunato: non è scontato arrivare in una squadra dove tutto gira alla perfezione e sentire subito tanta fiducia dell’allenatore. Che va ripagata: ero arrivato dal Chelsea con pochi minuti nelle gambe, ora li sto mettendo e mi sento sempre meglio, anche se lo Zappacosta al top si deve ancora vedere. Devo trovare regolarità e questa sosta può avermi aiutato: anche a recuperare energie".

Su un'Atalanta ancora un po' frenata

"Non è frenata: ha bisogno di tempo per inserire i nuovi arrivati, ha giocato tanto - e la Champions toglie energie - e ha già affrontato Inter, Milan e pure Fiorentina. Poi capita che ci siano momenti in cui si segna meno".

Sul ruolo: destra, sinistra e anche esterno d'attacco

"A volte davanti può servire qualcuno che garantisca anche più copertura: nella fase difensiva sono migliorato perché l’esperienza ti aiuta a leggere meglio le situazioni, dunque vivo questa novità con serenità e soprattutto tanta applicazione. Il passato dice che chiunque è venuto all'Atalanta per il ruolo di esterno ha avuto una crescita enorme".

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta dal 2016 (Getty Images)
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta dal 2016 (Getty Images)