Dopo sette anni il Cagliari sta scoprendo un nuovo numero 10. Joao Pedro è sempre più leader dello spogliatoio e in campo è l’uomo di riferimento dell’attacco. Anche se con Di Francesco sta provando una nuova sfida, quella di giocare esterno a sinistra e più lontano dalla porta rispetto al recente passato, fatto di 18 reti nella scorsa Serie A. Senza Ceppitelli, fermato dal Covid-19 a inizio stagione e ora leggermente dietro nelle gerarchie della difesa, e senza Nainggolan, che non ha preso per la terza volta la via del ritorno a Cagliari, Joao Meravigliao è diventato in pianta stabile anche il capitano della squadra. Sua la fascia in queste prime tre uscite contro Sassuolo, Lazio e Torino. Proprio il brasiliano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Cagliari, il nuovo ruolo di Joao Pedro

«Sto vivendo, così come la squadra, un momento di transizione e dobbiamo avere pazienza perché rispetto al passato con Di Francesco ci sono idee nuove. Personalmente è bello tornare a segnare, mi mancava. Ma il nuovo ruolo mi piace».

Joao: "Che bello avere con noi Godin"

«Mi ha fatto un’ottima impressione per come è entrato nello spogliatoio. Ci sta dando una carica importante a livello di carisma ed esperienza. Sugli altri giovani dico solo una cosa: sono troppo veloci e viene difficile inseguirli in allenamento. Scherzi a parte, sono sicuro che abbiamo un grande gruppo e possiamo toglierci diverse soddisfazioni».

Joao Pedro giura fedeltà: "Cagliari è la mia nazionale"

«Stiamo guardando al Torino perché vogliamo iniziare a muovere la classifica, abbiamo lavorato bene in queste settimane di pausa. Certo abbiamo tanti giocatori via con le nazionali. Io e il Brasile? Cagliari è la mia nazionale».

L'intervista di Joao Pedro (Getty Images)
L'intervista di Joao Pedro (Getty Images)