L'Atalanta non è partita benissimo in campionato, e ora si vuole riscattare in Champions' League, dove esordirà in casa del Villarreal di Unai Emery, che ha avvertito l'ambiente della difficoltà della partita.
Atalanta, le parole di Emery
L'allenatore del Villarreal, fresco vincitore dell'Europa League scorsa, ha presentato il match casalingo contro la formazione di Gasperini, parlando di tanti argomenti relativi a un match che si preannuncia molto delicato.
"Conosciamo l'Atalanta e sappiamo che è stata una costante sorpresa. Ora l'abbiamo analizzata e ho detto "wow". C'è stata una crescita costante grazie a Gasperini e adesso è una delle squadre più forti d'Italia; per me loro sono allo stesso livello di Milan, Inter, Juventus e Napoli. Sarà necessario rispettare il loro gioco e sapersi anche adattarsi a loro. Vogliamo sfidarli con tutti i nostri mezzi. Vincere la prima in casa sarebbe l'inizio di una grande storia per noi".
Sul girone
"La squadra favorita è il Manchester United, e poi c'è una seconda squadra forte come l'Atalanta. Noi dobbiamo sapere di non avere i favori del pronostico, ma dobbiamo pensare che ogni partita possiamo fare tre punti, a prescidenre dall'avversario che ci troveremo di fronte".
Sulla formazione
"Dani Parejo sta bene e ha superato i suoi problemi fisici; ora speriamo torni in condizione il più presto possibile. Giocherà, anche se non so se dall'inizio o a gara in corso. Voglio sfruttare ogni giocatore per le caratteristiche di ogni partita, e voglio considerarmi ottimista perché vedo tanta voglia di fare bene. Gerard Moreno è tornato dalla nazionale con qualche disturbo ma ha ripreso poi gli allenamenti senza troppi problemi".
Sui singoli dell'Atalanta
"E' evidente che hanno un gran collettivo, in cui sono fondamentali soprattutto le mezze punte e i terzini. Non riesco a dire un giocatore che mi preoccupa di più, perché la loro forza è il collettivo. E non mi sorprende; 10-12 anni fa Thiago Motta parlava molto bene di Gasperini e oggi l'Atalanta ha assorbito tutta la sua personalità".
