Archiviata la vittoria di ieri sul campo della Sampdoria, la Juventus è già con la testa all'impegno di mercoledì contro il Villarreal, in palio la qualificazione ai quarti di finale della Champions League 2021/22.

Giorgio Chiellini, capitano bianconero, è intervenuto ai microfoni de The Times per parlare non solo dell'impegno europeo, ma di tanti altri temi interessanti: di seguito i passaggi più caldi del suo pensiero.

Chiellini sulla Juventus in Champions League

"La Champions è qualcosa che mi manca e che alla Juve manca dal 1996. Ci siamo andati molto vicini, ci proviamo ogni anno, ma è un torneo dove non sempre vince la squadra migliore. Negli ultimi tre anni siamo stati eliminati da Porto, Lione e Ajax. Non possiamo essere soddisfatti. Quest’anno possiamo provare a vincerla".

Chiellini sull'Europeo vinto in finale contro l'Inghilterra

"Loro avevano molta più pressione di noi e a volte la pressione ti dà energia, ma a volte è un ostacolo. Noi abbiamo percepito questa paura, il loro nervosismo, la loro tensione. A fine primo tempo, con l’Inghilterra in vantaggio 1-0, nel nostro spogliatoio c’era tranquillità. Eravamo sicuri che se avessimo tenuto la palla, avremmo segnato. Sicuramente avremmo trovato la soluzione per farlo. Tenere i nervi saldi è stata la cosa più importante e poi siamo stati fortunati ai rigori. Un pareggio è stato il risultato più giusto per quella partita". 

Chiellini con Ibrahimovic, eterni amici-rivali (Getty Images)
Chiellini con Ibrahimovic, eterni amici-rivali (Getty Images)

Chiellini sull'approccio ai match e agli avversari

"Quando ero più giovane ero più 'acceso', avevo bisogno di un nemico e non avevo un buon rapporto con gli altri attaccanti. Adesso invece mi piace parlare con loro durante le partite, mi piace condividere sensazioni e discutere di ciò che sta succedendo durante un match. Con loro scherzo anche, a volte. Non sono aggressivo: adesso il 'nemico' non è un nemico, ma un amico che gioca contro di me, e ho capito che se non disperdo le mie energie 'combattendo' come facevo prima, potevo diventare più lucido e più concentrato. Così le mie prestazioni sono migliorate". 

Chiellini sul talento di Mbappe e Pogba

"Mbappe il più talentuoso. Ci ho giocato contro per la prima volta nel 2017, aveva 18 anni ma era già incredibile. Non posso immaginarmi come sia adesso e cosa possa fare in futuro. Mi piace la sua mentalità. Pogba è il LeBron James del calcio. Davvero, è fantastico com'è cresciuto. Quando lo vidi per la prima volta agli allenamenti dissi 'Cosa? Non è vero'. Sapevo che arrivava dal Manchester United, quindi mi aspettavo di vedere un ottimo giocatore, ma il fatto che fosse andato via da lì mi faceva pensare che non fosse un top player. Invece lo era. Ora mi dispiace che non riesca a far vedere completamente tutte le sue qualità".

Chiellini sul suo ritiro dal calcio 

"Forse devo chiamare Zlatan e decidere insieme a lui. Potremmo fare un video in cui ci diciamo: "Cosa vuoi fare?", "No, tu cosa vuoi fare?", "Ok, possiamo decidere insieme".