Fernando Llorente, da quando è arrivato al Napoli, non ha saltato neanche una partita. Qualcuna è stata giocata per pochi minuti, soltanto una lo ha visto in campo per tutti i 90 minuti, ma la sostanza racconta di un centravanti che, al netto di un rendimento opinabile, era comunque pedina fondamentale degli equilibri offensivi ancelottiani. In un modulo che ha quasi sempre previsto due punte vicine, Llorente, chiamato ad alternarsi con i vari Mertens, Milik (spesso infortunato) e Lozano, si è ricavato il proprio spazio, un qualcosa che con il nuovo 4-3-3 di Gattuso potrebbe non essere più garantito. 

Llorente nel 4-3-3 di Gattuso 

Di fatto, il centravanti spagnolo finirebbe per fare la riserva di Mertens e Milik, i principali candidati a ricoprire il ruolo di prima punta. Certo, il belga potrebbe essere utilizzato in alcuni momenti delle partite anche in altre posizioni del reparto offensivo, ma è chiaro che con l'inserimento di un centrocampista in più Llorente farebbe fatica a trovare quella continuità avuta con Ancelotti e certamente aiutata, in questi mesi, dalle condizioni non perfette di Milik. 

Llorente sfrutta la presenza in area di Mertens, contando sulla spinta dei terzini e centrocampisti che tengono la posizione. Accadrà nuovamente?

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Constatata la difficile collocazione di Llorente nel 4-3-3, un'alternativa concreta potrebbe anche essere quella di un addio prematuro a gennaio. Il centravanti spagnolo continua ad avere estimatori, in Serie A come in Europa. Solo per rimanere in Italia, Llorente potrebbe fare comodo all'Inter di Conte, che aspetta Sanchez e non ha mai troppo inserito Politano nelle rotazioni, alla Roma di Fonseca che ha gli stessi problemi con Kalinic e alla Fiorentina di Commisso.