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Piero Calabrò, ex magistrato, ha parlato della sentenza di Juventus-Napoli nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Secondo Calabrò la sentenza sarebbe difficilmente ribaltabile dagli azzurri visto che non si entrerà più nel merito della vicenda.

Juventus-Napoli: il ricorso non entrerà nel merito

Vicenda Juventus-Napoli?  

«In teoria il Collegio di Garanzia dello Sport». 

Perché in teoria?  
 

«Perché secondo lo statuto della Figc (articolo 30, comma 3), cito, “Non sono comunque soggette alla cognizione del Collegio di Garanzia dello Sport le controversie decise in via definitiva dagli Organi della giustizia sportiva federale relative alla perdita della gara”. Quindi l’eventuale ricorso del Napoli potrebbe incontrare problemi di ammissibilità. Detto ciò, il Napoli potrebbe ricorrere eventualmente per il punto di penalizzazione».  
 

E il Collegio cosa giudicherebbe?  
 

«Attenzione: il Collegio non entra nel merito. Il Collegio è competente a valutare solo ed esclusivamente la violazione di norme di diritto e/o la omessa o insufficiente motivazione su un punto decisivo della controversia. E, sinceramente, non riscontro violazioni di diritto, mentre le motivazioni mi sembrano sovrabbondanti anziché omissive».  

Intervista a Calabrò sui torni della sentenza
 

A proposito delle motivazioni del Tribunale d’Appello Federale: i toni sono stati troppo severi o aspri?  
 

«Non è una questione di toni, ma di eloquenza che a volte può essere più formale ed eufemistica, in altre occasioni può essere più esplicita. Io credo che in questo caso sia stato volontariamente utilizzato un registro più chiaro e diretto per far capire a tutti il senso della sentenza».  
 

E qual è il senso della sentenza?  
 

«Siamo in una situazione grave, nella quale al calcio è stata concessa una deroga speciale per continuare la sua attività e non rischiare il fallimento. Questa concessione si basa su un protocollo il cui rispetto è l’unica strada per completare il campionato e, finora, è stato rispettato da tutti in condizioni anche peggiori di quelle in cui si trovava il Napoli fra il 3 e il 4 ottobre. E’ evidente che la sentenza è un monito a tutto l’ambiente, rivolto anche ai tifosi per spiegare loro quanto sia grave la situazione».  
 

Il Napoli si è sentito offeso dalle «ombre gettate dalla sentenza».  
 

«Ma la sentenza nasce dal ricorso stesso del Napoli. E se certi passaggi possono sembrare duri, bisogna ricordare che nella giustizia civile esiste la cosiddetta “lite temeraria”. Così si definisce una causa intentata senza seri presupposti e che ha messo in moto la macchina della giustizia inutilmente. Il giudice può condannare, oltre al pagamento delle spese processuali, ad una sanzione ulteriore. Ho amici che sono tifosi del Napoli e sono inviperiti per il comportamento della società, non per la sentenza».  
 

Dopo il Collegio di Garanzia dello Sport che altri passaggi giudiziari possono esserci per la vicenda?  
 

«Il Tar del Lazio. Ma anche in quel caso non si tratterebbe di una rivisitazione nel merito della vicenda, ma solo un controllo dell’eventuale violazione di norme procedimenti. Ma ho qualche dubbio sui tempi di un ricorso al Tar: rischiano di essere troppo lunghi».  
 

Niente passaggio al Tas di Ginevra quindi?  
 

«Non credo. Non mi sembra possa essere materia per il Tas e, in ogni caso, i tempi sarebbero biblici».

Juventus Stadium attende il Napoli (Getty)
Juventus Stadium attende il Napoli (Getty)