Nessuna sorpresa su un Milan praticamente perfetto dopo la ripresa della stagione, e in generale in un 2020 di alto livello, per Zvonimir Boban, che dopo aver lasciato il club rossonero in maniera tumultuosa per i contatti di Gazidis con Rangnick, parlando al Corriere del Ticino non si meraviglia della resa della squadra nella seconda parte della stagione.

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Boban: "Orgoglioso del nostro operato"

“Il Milan ha avuto bisogno di due giocatori di esperienza e di un po’ di tempo. Le scelte che avevamo fatto a suo tempo adesso sono state capite. E il nostro operato rivalutato. Ecco, sono davvero orgoglioso di questo. Il Milan adesso ha la base per tornare ai vertici e a quello che deve essere: una società vincente e di assoluto livello. Ricevere scuse dopo il caso Rangnick? Non importa, è importante piuttosto che la squadra che abbiamo costruito prometta un futuro migliore rispetto agli ultimi anni”.

Boban su Ibrahimovic e Rebic

“Ibra è un fenomeno e con lui è cambiato tutto. Ha fatto la differenza da solo, ma al di là di questo lui migliora tutti quelli che gli stanno attorno. Come fa? Beh, è intelligentissimo: vede il gioco prima degli altri. Rebic, per contro, ha fatto cose straordinarie dopo aver ingiustamente sofferto all’inizio della sua avventura. Siamo rimasti tutti sorpresi dai miglioramenti fatti e dalla continuità di rendimento ad altissimo livello. Parliamo pur sempre di un vicecampione del mondo, un giocatore di esperienza e carattere".

 

Cosa manca per essere un Milan come con Berlusconi

"Non è giusto fare paragoni, ma credo che per essere competitivi e forse vincenti serva ancora un 30-40%. L’addio più difficile? Ovviamente da giocatore, quelle emozioni sono irripetibili. Io amo anche l’ufficio, ma il magico quadrato verde è un’altra cosa. Ed è normale sia così. Ritorno alla FIFA? Ora mi godo la mia Croazia e la famiglia. Vedremo dopo il come e il dove”.

Stefano Pioli (Getty Images)
Stefano Pioli (Getty Images)