Il Presidente della FIGC Gravina ha parlato a Eleven Sports della ripresa del calcio italiano con soddisfazione: "Domani il calcio in Italia riparte, in linea con quello che è avvenuto a livello europeo: questo è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo evitato l’onta delle offese e dell’esclusione dal campo internazionale. Conseguire questo obiettivo non è stato facile, le condizioni oggettive non hanno dato massima serenità, al contrario abbiamo vissuto momenti complicati, difficili, di grande tensione".

Ancora in ballo la discussione con il CTS: "Sono ottimista e mi sembra che i numeri ci diano ragione. Oggi la curva epidemiologica ci lascia ben sperare e non lo dico solo per il calcio: è evidente che, se dovesse continuare questo trend, chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni eliminando una quarantena che mi sembra particolarmente eccessiva. Mi auguro che il mondo del calcio non sia così sfigato da beccare un nuovo caso di Coronavirus. Noi ripartiamo sapendo in modo responsabile che ci sono ancora dei rischi: dobbiamo governarli in maniera corretta perché un blocco ulteriore sarebbe una grande beffa".

Per il futuro intervenire sui contratti: "Con il ministro Spadafora ho un rapporto continuo e costante. Due temi in particolare mi stanno a cuore: il semi-professionismo e poi c’è l'idea di costruire una figura nuova del nostro lavoratore sportivo. Non possiamo più immaginare che alcuni atleti, cito per esempio Cristiano Ronaldo, siano lavoratori subordinati. Faccio fatica oggi a pensarlo".