Lunga intervista concessa al "Corriere dello Sport" dal ds della Lazio Igli Tare. Ecco i passaggi principali: "Ho fretta di raggiungere la Champions League, il gruppo sa che negli ultimi tre anni che avremmo tranquillamente potuto giocarla. Milan? Boban è stato un mio idolo, Maldini esemplare da giocatore e da dirigente. Ho toccato con mano l'atto d'amore che hanno compiuto. Ma anche la mia è stata una scelta di cuore, andare via sarebbe stato sbagliato. Ho scelto col cuore, non con i soldi".


"Quando vado all'estero mi accorgo che la Lazio è un nome importante. Prima di andare via da qui ci penserò molto bene, so di aver creato qualcosa di bello insieme a società, staff tecnico e giocatori. Milinkovic? Se fosse partito, Yazici aveva le caratteristiche giuste per sostituirlo. Ma c'era anche un altro nome. Ora allungherà il contratto fino al 2024 ma sempre mantenendo gli equilibri giusti".

"La squadra è molto forte, può essere il nostro anno, abbiamo anche inserito il premio per lo Scudetto. Però la gente è sempre fredda e dispiace".