Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Sky Sport tornando sullo stop del calcio causa COVID di un anno fa. Il numero uno del calcio italiano ha parlato anche della possibile riapertura degli stadi.

Intervista a Gravina sul coronavirus

Lockdown? «Il calcio rappresentava in quel periodo un momento di aggregazione in più che abbiamo congelato, per diversi mesi siamo stati fermi. Ma lo siamo stati solo per l’attività sportiva, non ci siamo mai arresi nel far capire e sentire la nostra vicinanza a tutti coloro che in quel momento soffrivano. Basti pensare al Centro sportivo di Coverciano che è diventato in quel momento un centro di accoglienza per tanti malati, allo scudetto del cuore e a tutte le iniziative che abbiamo voluto proporre per stare vicino a chi stava soffrendo. Ora il momento non è certamente migliore, ma siamo più consapevoli di quella che è la capacità da mettere in campo per gestire questo momento così difficile».

Gravina ricorda lo stop del campionato francese


Ligue 1?  «È stata la giornata più triste, che ci ha fatto perdere quella forza che avevamo deciso di mettere in campo. Cominciavamo a pensare che una grande Federazione come quella francese avrebbe generato un effetto domino molto negativo, invece abbiamo resistito e abbiamo fatto bene perché la storia ha dimostrato che a sbagliare era stata la Francia. La strada che abbiamo seguito si è rivelata quella giusta».

Gravina sul ritorno dei tifosi allo stadio

Euro 2021? «Ora abbiamo i mezzi tecnici e scientifici per affrontare questa pandemia, la soluzione definitiva che ci consentirà di tornare alla normalità è il vaccino. Se in questi 2 o 3 mesi riusciamo a incentivare la campagna vaccinale sicuramente avremo un campionato europeo con i tifosi per tifare per la nostra Nazionale».

Gravina (Getty)
Gravina (Getty)