Un presidente d'altri tempi e una squadra che rispetto al primo campionato di Serie A con lo scotto pagato, sembra poter recitare sotto la guida di Pippo Inzaghi un ruolo da protagonista anche in massima serie: alla Gazzetta dello Sport il presidente del Benevento Oreste Vigorito racconta i segreti del momento giallorosso.

Benevento, i motivi di una Serie A diversa dall'ultima

"Perché stiamo facendo un torneo diverso. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza passata e siamo ripartiti dalla B dei record finita la scorsa estate. Abbiamo tenuto gran parte dei giocatori che ci hanno portato in Serie A conducendo un campionato strepitoso e questo la dice lunga. Stiamo andando oltre quello che pensavamo e questi punti li meritiamo tutti. Le quattro vittorie esterne? Ci piacciono i record..."

Benevento, due sconfitte nelle ultime nove

"Abbiamo perso immeritatamente tirando 34 volte col Sassuolo, 24 col Milan e lì sbagliammo pure un rigore. Non abbiamo mai segnato pur con tutti questi sforzi. Caccia a un attaccante? Se penso alla partita che abbiamo appena vinto a Cagliari mi viene da dire che non ci serve nessuno. Ma è possibile che uno arrivi. Il nostro direttore sportivo, Pasquale Foggia, è molto attivo. Vede, fino alla scorsa estate c’era qualche calciatore di alto livello che qui non voleva venire. Ora, invece, stanno capendo in tanti che qui c’è l’ambiente giusto e l’aria buona del Sannio".

Vigorito su Inzaghi e la sintonia con Foggia

"È il nostro segreto. Anzi il vero segreto è il feeling che si è creato tra lui e Foggia. Hanno giocato insieme. Pasquale era convinto della scelta di Inzaghi. Da noi c’è molto rispetto dei ruoli e questa intesa è importante. Ho detto a Pippo che se lo esonero lo rimetto in campo, ma da centravanti. Pensi che quando si allena con la squadra fa ancora certi gol e bisognerebbe vedere come esulta".

Oreste Vigorito (Getty Images)
Oreste Vigorito (Getty Images)