Il futuro di Andreas Pereira rimane un punto interrogativo per il momento. Il centrocampista, di proprietà del Manchester United, ha trascorso questa stagione nella Lazio, senza tuttavia brillare particolarmente. Adesso dovrà valutare le proposte per il prossimo anno, anche se la sua intenzione come rivelato ai microfoni di ColinInterview è quella di rimanere nella Capitale. Ecco le sue parole:

Pereira su Ronaldo

"Cristiano Ronaldo? Sono andato allo United per lui, per il suo modo di giocare. L'ho ritrovato qui a Roma. Prima della partita, gli avevo chiesto ‘Cris, a fine gara puoi darmi la maglia?’. Poi l’ho visto andare direttamente negli spogliatoi e ho immaginavo si fosse dimenticato. Mi sono detto di lasciarlo tranquillo visto che era arrabbiato. Quando sono andato dentro anche io, stavo parlando con Alex Sandro. Lui è venuto e mi ha detto: 'Non mi sono dimenticato di te, ecco la tua maglia'. L’ha firmata e me l’ha data".

Pereira sul futuro alla Lazio

"Ho amato giocare in Inghilterra, ma quello spagnolo è più il mio stile di gioco. Più  tecnico, bisogna pensare velocemente. Mi piacerebbe rimanere e giocare ancora alla Lazio, ma questo dipende dal colloquio con lo United e da cosa il Manchester vorrà fare. Ho un contratto con il club, per me è come una seconda casa. Sono lì da quando avevo 16 anni, parlo sempre con le persone che lavorano nella società".

Pereira su Mourinho

"Quando sono arrivato allo United, molti giocatori mi avevano detto che con Mourinho era difficile. Che chiedeva tanto ai calciatori. Mi sono detto fosse normale per un allenatore di quel livello. Quando abbiamo iniziato la preparazione, tutto è andato bene, ho avuto una buona relazione con lui perché parlavamo in portoghese. I giocatori però erano esausti, sentivamo che lui stesse chiedendo loro troppo. Le cose non sono più andate, e lui è andato via a dicembre o a gennaio”.

Le dichiarazioni di Pereira (Getty Images)
Le dichiarazioni di Pereira (Getty Images)