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Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport facendo un bilancio della sua squadra dopo le prime sette giornate di Serie A.

Intervista a Zanetti sul Venezia

Bilancio?  «Potevamo fare qualcosa di più. Se penso alla gara con lo Spezia, di certo come prestazione meritavamo di portare a casa dei punti. Per il resto nelle ultime partite siamo andati in crescendo e mi sta bene. Le prime non le conto: c’era una squadra assemblata con tanti nuovi stranieri, totalmente in costruzione. Ma quelle gare sono servite, ci hanno fatto capire tante cose. Dalla vittoria di Empoli in poi, abbiamo dato continuità di prestazione, se non di risultati. Bilancio dunque buono, anche perché ora saremmo salvi (ride, ndr.). Scherzi a parte, la posizione ora non vale nulla, ma ci può dare la consapevolezza che in questa categoria ci possiamo stare nonostante tutti ci davano per inadeguati, con così tanti deb senza esperienza. Noi lottiamo per dimostrare il contrario. E per quello che si è visto, diciamo che almeno come gioco possiamo mettere in difficoltà molte squadre». 


Zanetti sulla rincorsa per la salvezza 

Rincorsa? «Sono d’accordo, è un aspetto psicologico che dobbiamo assolutamente migliorare, c’è la sensazione di andare al massimo solo quando si ha l’acqua alla gola. Invece non dobbiamo giocare in base agli eventi, quel qualcosa in più dobbiamo tirarlo fuori sempre. Sarà una parte importante per la crescita. Sto lavorando su questo aspetto e sul non prendere gol stupidi, come a Cagliari da quella palla persa in attacco. Altri avrebbero rimediato col fallo tattico, noi non l’abbiamo nel dna». 

Zenetti sui singoli

Busio? «È in assoluto il ragazzo più pronto. Ma non parliamo di una promessa. E’ un 2002 ma è nazionale Usa, l’abbiamo pagato (5 milioni, ndr), ha già esperienza. Si è inserito perfettamente nel contesto tattico, abbina qualità e quantità e ha il vantaggio di capire l’italiano, il papà è di Brescia. Ha enormi potenzialità. Si pensava fosse un regista, io lo vedo più mezzala. Ha qualche gol nelle gambe. Sarà un crack importante per noi. Ma ne usciranno altri di talenti, vedrete». 

Johnsen? «Fino al limite dell’area è da grande squadra. Deve assolutamente migliorare la concretezza, quei numeri che fanno la differenza. Lui arriva 4-5 volte a partita al tiro o con l’assist da fare. E poi non è continuo. Ma è stato così anche nella prima parte della stagione scorsa, poi è esploso. Spero faccia lo stesso. Ha un margine di miglioramento altissimo. Se diventa concreto ci sarà un grande futuro per lui e anche per il Venezia. Sono contento che l’Ajax ce l’abbia regalato e ora è nella nazionale norvegese, orgoglioso del percorso di crescita che gli abbiamo fatto fare».