Arriva il duro sfogo di Gianluca Petrachi. In una lunga lettera pubblicata dall'ANSA l'ex dirigente della Roma ha voluto dire la sua sulla vicenda che l'ha portato a dire addio ai giallorossi; in particolare Petrachi ha lasciato intendere di non aver sentito la vicinanza della proprietà e di essersi sentito abbandonato quando ha provato a togliere di mezzo quegli elementi che, a suo dire, remavano contro l'ambiente e violavano abitualmente i segreti dello spogliatoio. Accuse che non passeranno inosservate, anche se Petrachi di fatto non ha indicato con precisione alcun nome.

Roma, il duro sfogo di Petrachi

Di seguito alcuni dei passaggi più significativi della lettera di Gianluca Petrachi. L'ex dirigente della Roma ha scritto: “Sta per iniziare la nuova stagione agonistica e, pur trovandomi forzatamente fuori dai giochi, voglio ringraziare i giocatori e i tifosi della Roma. Prima di tornare a parlare ho preferito attendere quasi due mesi, dopo gli eventi traumatici e ingiusti che ho vissuto: dalla sospensione, passando per l’esonero, fino al termine della mia avventura, conclusasi con il licenziamento. Naturalmente nelle sedi competenti i miei avvocati di fiducia faranno valere le mie ragioni. Tuttavia, ritengo opportuno tutelare la mia immagine, andando oltre la delusione e il rammarico provati a causa dei provvedimenti assunti dalla società nei miei confronti".

La lunga lettera di Gianluca Petrachi (Getty Images)
La lunga lettera di Gianluca Petrachi (Getty Images)

Petrachi ha spiegato: "Ho finito, paradossalmente, per pagare a caro prezzo l’eccesso di fedeltà verso una proprietà che mi aveva fortemente voluto, e che mi aveva legato a sé con un contratto importante, volto a realizzare un progetto triennale. Un progetto che aveva degli obiettivi da raggiungere: rendere la Roma più giovane e vincente riducendo i costi di gestione. In tal senso, fino a gennaio ho potuto operare in modo efficace".

Petrachi si sfoga: chi è il bersaglio?

Gianluca Petrachi ha accusato: "Quando ho tentato di alzare un muro, di mettere uno scudo a difesa del gruppo, mi sono ritrovato solo contro tutti. Sono stato abbandonato da una proprietà troppo distante da Roma, dalla Roma e dai tifosi. Sono stato lasciato solo a combattere una lotta che non potevo portare avanti senza il supporto di chi doveva essere al mio fianco".

Alcune parole di Petrachi faranno discutere: "Avevo chiesto alla proprietà di allontanare gli elementi che violavano i segreti dello spogliatoio e del campo o, ancor peggio, che minavano i rapporti interni. Come quando, ad esempio, inventarono addirittura un litigio tra me e Dzeko. Quegli stessi elementi che, lavorando nel gruppo, avrebbero dovuto dimostrare fedeltà alla causa della Roma, rispettando il sacro silenzio dello spogliatoio, e che, invece, hanno preferito rendere pubblico l’esperimento della difesa a tre deciso da Fonseca, oppure l’infortunio riportato da Pellegrini. Evidentemente ho sbagliato io quando ho chiesto alla proprietà di eliminare questi elementi".

Roma, contro chi si è scagliato Petrachi? (Getty Images)
Roma, contro chi si è scagliato Petrachi? (Getty Images)

Infine un augurio alla nuova proprietà: "Faccio i miei migliori auguri a Dan e Ryan Friedkin e a tutta la nuova proprietà, nella speranza che riescano fin da subito a capire che questa città e questi tifosi hanno bisogno di una grande squadra che possa tornare il più presto possibile alla vittoria. Roma merita questo”.