Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'allenatore del Lione Rudi Garcia, prossimo avversario della Juventus in Champions League (venerdì sera il ritorno degli ottavi di finale), ha parlato della ripresa delle ostilità post lockdown e del lavoro svolto da Maurizio Sarri. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lockdown e Sarri, parla Garcia

"Chi ha giocato si è stancato, chi non lo ha fatto ha perso il ritmo. Ma in realtà hanno ripreso tutti tranne noi, quindi vuol dire che da noi hanno deciso troppo in fretta. Era meglio aspettare ciò che facevano gli altri. Occorrevano più scambio d’informazione fra le Leghe e la Uefa. Da noi il problema sarà economico. Abbiamo perso tanti milioni e la cosa che dovranno fare tutti, tranne forse il PSG, sarà quello di trovare soldi, e per farlo dovranno vendere i migliori. Appena riaprirà il mercato perderemo tanti giocatori e ci indeboliremo ancora di più. La cosa incredibile, poi, è che tutti i Paesi che hanno continuato la stagione hanno giocato senza pubblico, mentre noi, che l’abbiamo interrotta, nella finale di Coppa di Lega siamo scesi in campi davanti a cinquemila persone allo stadio. Lei sa spiegarmi il perché?".

"Sarri? Io ho visto le partite dei bianconeri. So che c’è chi dice non hanno giocato bene, ma rispondo che la Juve ha vinto il campionato in 36 giornate, e non solo perché gli avversari sono calati. Se avessero avuto bisogno di punti nelle ultime gare, li avrebbero fatti. Possiamo dire che gioca meno bene di una volta, ma è la più forte. La gente cosa vuole? Che la squadra vinca, no? Ecco, lo fa perché ce l’ha nel DNA e qualsiasi allenatore arrivi deve coltivarlo. Sarri lo ha fatto e ha vinto, e ora si giudica il gioco. Io dico solo che sono stati ancora i migliori".

Garcia (Getty)
Garcia (Getty)