Clarence Seedorf dice la sua. Intervistato dal "Corriere dello Sport", il centrocampista ex Milan e Inter ha parlato della lotta scudetto tra le sue due vecchie squadre. Di seguito i passaggi principali.

Sulla Champions

"La vera finale anticipata sarebbe stata City-Liverpool, le due squadre da tutti indicate come le favorite insieme al Psg. Nessuno pensava che il Villarreal potesse arrivare in semifinale e quanto al Real a settembre non era considerato sullo stesso livello delle tre che ho detto poco fa. Lo è diventato eliminando Psg e Chelsea".

Sul Milan di Ancelotti

"Per otto anni nelle nostre vene è scorso lo stesso sangue e insieme siamo arrivati sul tetto del mondo. La concretezza ha sempre contraddistinto le squadre di Carlo: il suo è un calcio fatto di scelte tattiche semplici ed efficaci, di cuore, testa e grande spazio concesso alle individualità. Anche il Real nella parte della stagione in cui era meno in forma ha mostrato proprio testa e cuore. E’ stato sempre una squadra “vera”, come il Milan della seconda Champions vinta. Noi avevamo qualità, ma soprattutto eravamo un gruppo unito, con stimoli e un tecnico eccezionale".

Sul momento dei portieri

"E’ bello costruire da dietro, ma nel calcio bisogna soprattutto fare gol e io credo che la strada più veloce di segnare sia sempre quella ideale. Klopp in questo è molto pragmatico e mi piace: quando c’è troppa pressione, è giusto cercare subito le punte con un lancio. Non bisogna vergognarsi... Anche perché c’è il rischio di pagare un prezzo molto alto se perdi il pallone in certe zone. L’influenza di Guardiola, ovvero quella del palleggio basso a ogni costo, non è stata positiva perché non tutte le squadre possono imitare quel Barcellona. Ciò premesso, non è colpa di Pep se qualcuno lo prova a copiare non avendo Neuer, Pique e Dani Alves. Guardiola porta spettacolo in qualsiasi squadra dove va a lavorare perché sceglie i giocatori che possono migliorare la sua filosofia di gioco. Poi è ovvio che sia più semplice farlo al Bayern o al City".

Sulle italiane in Champions

"Le responsabilità non sono delle vostre squadre, ma del governo italiano. Perché i club tornino a essere competitivi, bisogna sbloccare il discorso degli stadi, permettere loro di costruire impianti di proprietà senza dover attendere anni per avere le autorizzazioni. I sindaci che continuano a non decidere fanno un danno ai tifosi, alle società e alle proprie città. L’Italia dal punto di vista degli stadi è uno dei pochi Paesi in Europa che non si è modernizzato e, senza gli introiti che un nuovo impianto garantisce, non intendo i biglietti, è un miracolo che le italiane abbiano una presenza importante in Europa".

Sul campionato di Serie A

"Me l’aspettavo e a inizio stagione avevo detto che sarebbe stato un torneo più competitivo rispetto al passato, con più squadre in corsa per titolo. Credevo che Juventus e Napoli sarebbero restate “attaccate” alle milanesi ancora di più, ma non hanno fatto il massimo. Anche la Roma e la Lazio potevano avere più punti".

Sulla lotta scudetto

"Fin dall’inizio l’Inter è sempre stata indicata come la favorita perché ha la rosa più competitiva ed è campione d’Italia. Ora però il Milan è alla pari dei nerazzurri, in una posizione ottima per vincere lo scudetto dopo tanti anni. Questo duello è positivo per lo spettacolo: in Spagna, Germania e Francia è tutto deciso da settimane, mentre in Italia ci divertiamo ancora".

Sul Milan

"E’ una squadra con uno spirito molto bello. Si vede da come celebrano i gol, dall’impegno che mettono tutti quando un compagno perde una palla importante. Noto uno spirito positivo, frutto del lavoro di un allenatore molto costante nel suo modo di essere. Pioli infonde serenità alla squadra e i risultati si vedono".

Seedorf (Getty)
Seedorf (Getty)