Urbano Cairo a 360 gradi. A margine dell'anniversario della tragedia di Superga, il presidente del Torino ha parlato di tanti temi attuali della stagione e del futuro granata e non. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate a "TMW".

Sulla vittoria col Parma

"Ieri sera abbiamo vinto una partita importante e sentita, abbiamo creato tante occasioni. Direi bene, la squadra sta facendo passi avanti. Abbiamo rimontato tante volte, la squadra ha dato segnali forti. Bravi loro e bravo Nicola a rinsaldare tutti. Con Nicola mi trovo molto bene, lo conosco da 16 anni. E’ una persona splendida e un ragazzo d’oro, con temperamento e idee calcistiche che mi piacciono. Tutto procede bene, ma non parliamone adesso".

Sulla Superlega

"Domani assemblea ed è all’ordine del giorno l’esame di ciò che è successo. Aver pensato quel tipo di competizione è una cosa molto grave. In quei momenti c’erano animi agitati, l’ho definito un attentato al calcio italiano ed europeo. Vuol dire sovvertire tutto per diritto divino, non va bene. Ciò che conta è la competizione e i cambiamenti che avvengono in partita in pochi minuti, che passi dalle stelle alle stalle e viceversa. Il calcio è bello per questo, non perché hai più diritti. Provvedimenti? Non lo so, ma è importante che a livello di FIGC si è detto che se una squadra vuole partecipare al campionato e l’UEFA ha detto che se vuole partecipare a Champions o Europa League deve abiurare quell’idea e progetto Superlega. È una cosa molto importante".

Su Belotti

"Anche ieri ha fatto un bel gol ma era in fuorigioco e ha preso un palo, oltre a darsi molto da fare. Averlo in campo, anche senza gol, vuol dire che due avversari lo marcano e avere spazi per altri. Siamo una squadra, è bello che 17 giocatori sono andati in gol. Vuol dire che c’è una squadra dove tutti danno e contribuiscono. Rinnovo? Ne parliamo a fine campionato".

Cairo (Getty)
Cairo (Getty)