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Emmanuel Gyasi, 26enne attaccante dello Spezia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport dopo aver trovato il primo gol in Serie A e al Fantacalcio. L'esterno è uno dei titolari inamovibili di Italiano.

Intervista a Gyasi sul primo gol in Serie A

Le parole di Gyasi nel corso dell'intervista di oggi

Tornare a Torino?

«A quella scuola mi sono formato come giocatore. Ricordo che c’era un gruppo eccezionale, ricco di talenti come Aramu, Gatto, Parigini e tanti altri. A quei tempi il Torino aveva un settore giovanile splendido, simile a quello dell’Atalanta. Ho un rammarico, quella finale del campionato Primavera persa ai rigori contro il Chievo. Avevamo dimostrato di essere i più forti per tutta la stagione poi siamo stati sfortunati all’atto conclusivo. Il calcio è questo. Per fortuna, l’anno dopo, il Toro ha vinto quella finale, io non c’ero più ma ho esultato come se ci fossi stato. Quella vittoria l’ho sentita anche un po’ mia».

 

Gyasi non ha scordato il maestro di quel tempo.

 

«Già, Moreno Longo, un grande. Mi ha insegnato molto, mi ha fatto diventare quello che sono. Ancora non l’ho mai incontrato da avversario ma ci sentiamo spesso al telefono. Un tecnico preparatissimo e una persona di grande spessore. Chissà, magari un giorno ci ritroveremo insieme...».

Primo gol in Serie A?

«Già, il gol mi ha reso felicissimo. Ho compiuto un lunghissimo percorso per arrivare a quel momento, ho realizzato ciò che inseguivo da sempre, una sorta di coronamento di tutti i sacrifici sostenuti finora e del lavoro compiuto. Quella rete, oltre a servire alla squadra, ha soddisfatto il mio orgoglio ma, sia chiaro, non mi ha appagato, anzi... Spero proprio che il bello inizi adesso, a partire da sabato».

Percorso?

«La prima volta a Spezia, dopo le esperienze di Mantova e Carrara, ho giocato molto poco, l’allenatore era Marino. C’erano Gilardino e altri attaccanti più esperti di me e quindi avevo difficoltà a trovare spazio. Poi sono andato a Pistoia e all’Alto Adige, per rientrare Spezia nell’estate 2018. E da qui in poi è stato un crescendo».

Gli obiettivi di Gyasi?

«Innanzitutto la salvezza dello Spezia. Bisogna restare connessi su questo traguardo sapendo che restare in A per noi è come vincere lo scudetto. Vero, siamo partiti bene ma bisogna tenere i piedi saldati a terra, pensare a una partita per volta. Sono passate solo 9 giornate e non abbiamo ancora fatto niente. Io cerco di migliorare giorno dopo giorno e poi devo ripagare la fiducia della società che mi ha appena rinnovato il contratto.

Mai pensato di tornare al Toro?

«Chissà, mai dire mai. Ma per ora sono allo Spezia ben felice di esserci...».

 

 

Gyasi (Getty)
Gyasi (Getty)