La priorità, per tutti, è di portare a termine il campionato di Serie A giocando tutte le restanti dodici (tredici, per alcuni) giornate in programma. Il calendario è stato ufficializzato, in meno di un mese e mezzo avremo tutti i verdetti sul torneo in corso. Ma all'orizzonte resta il rischio di una nuova eventuale sospensione, qualora dovesse essere riscontrato un caso di positività al Covid-19. In tal senso, un ulteriore chiarimento sul regolamento riguardante play-off e algoritmo sarà fatto nell'assemblea di Lega in programma domani.

Play-off e algoritmo, i dettagli

L'ipotesi play-off e play-out sarebbe presa in considerazione solo se la stagione non dovesse proprio ripartire: in quel caso le società, pur di concludere il campionato, sarebbero disposte ad adottarlo, al contrario l'idea verrebbe bocciata qualora ci fossero delle gare già disputate. A quel punto, per determinare la classifica finale (ma senza assegnazione dello scudetto), subentrerebbe l'ormai celeberrimo algoritmo per cui Gravina ha già assicurato la "totale assenza di discrezionalità". Un metodo oggettivo ed equo, dunque. Ma con un dogma di fondo: potrà scattare solo in caso di differenza nel numero di incontri disputati. A parità di partite giocate, infatti, una squadra più in basso in classifica non potrà mai scavalcarne un'altra piazzata meglio. In estrema analisi resterebbe quindi soltanto la possibilità di considerare la graduatoria "cristallizzata" al momento della sospensione. Il tutto con la priorità largamente condivisa di convincere il Governo a evitare la quarantena di squadra se ci fosse un positivo: l'eventuale stop ruoterebbe di fatto completamente attorno a questo aspetto.

Gabriele Gravina
(Getty)