Si presenta da nuovo attaccante dell'Hellas Verona Kevin Lasagna, arrivato dall'Udinese nell'ultima finestra di mercato: in conferenza stampa l'ex Carpi ha parlato della sua nuova realtà e del gioco di Juric.

Lasagna, la presentazione al Verona

"L'ambientamento sta andando molto bene: ho trovato un gruppo di ragazzi perbene, oltre ad una squadra forte. Ho avuto modo di conoscere di persona il mister, che ha un grande approccio e una mentalità importante. La trattativa è durata non più di qualche settimana: è arrivata questa opportunità, e parlando col mio agente ci ho pensato davvero poco, perché è un passaggio che mi può portare benefici. Verona? È un viaggio partito da lontano: a dieci anni ho iniziato col Chievo, poi ho cambiato molte squadre e sono arrivato a Cerea, dove ho incontrato le prime difficoltà. Poi nel prosieguo mi sono adattato al campionato e ho continuato la mia crescita".

Lasagna nel sistema di gioco del Verona

"Sono una prima punta, ma posso fare benissimo anche la seconda. Anche in allenamento il mister sta provando a variare: sto giocando sia come prima punta che insieme a Kalinic. Da mezzala non ho mai provato e non penso sia il mio ruolo naturale, ma mai dire mai. Il Verona è una squadra in continua crescita, basta guardare gli ultimi due anni. E questo ti fa pensare che c'è ambizione di fare cose importanti, questo è quello che più mi piace di questa società. Per questo ho scelto subito, senza pensarci. Obiettivo Europei? Certo: la Nazionale è sempre tra i miei obiettivi. Per arrivarci dovrò fare molto bene: se farò bene col Verona sarà più facile che arrivi la chiamata. Ma c'è tanto da lavorare".

Lasagna contro la "sua" Udinese

"È un po' strano, ma mi sono subito messo a disposizione del mister, indipendentemente dal fatto che io parta titolare o che giochi un solo minuto. Posso migliorare sicuramente nella fase di gioco. Con l'Udinese si ricercava più la profondità, qui il mister vuole la ricerca della prima punta e poi della profondità. Sono sistemi simili, ma migliorerò col tempo. Il rapporto con il gol? Negli ultimi tre anni sono andato in doppia cifra due volte. È vero che non sono partito benissimo, ma penso che questo cambio di maglia possa darmi gli stimoli per andare ancora in doppia cifra".

Lasagna sulle parole dall'Udinese e su Barak

"L'Udinese teneva fortemente a me e ha fatto queste dichiarazioni: sono contento di questa cosa, ma sapevo dell'opportunità Verona. Il motivo era legato al fatto che a Udine tenessero particolarmente a me. Il cambio di procuratore è scollegato da quella situazione. Con Barak c'è grande affinità: il primo anno a Udine fece molto bene e mi fece parecchi assist. Anche domenica in un tempo lo si è visto, perché cercava la palla filtrante per me. Lui ha grande qualità e penso che questo possa solo migliorare col tempo. Tifosi? Il calore l'ho avvertito sui miei social: ci sono stati molti commenti da parte dei tifosi, che mi hanno fatto molto piacere. Mi spiace non possano venire allo stadio, perché qui ho giocato da avversario e quando la curva spinge è molto bello. Ma l'affetto l'ho sentito con i mezzi possibili, e anche in centro qualcuno mi ha già detto cose molto belle".

Lasagna sugli allenamenti e sul gioco di Juric

"Sono molto intensi: me ne avevano parlato, ma viverlo quotidianamente è diverso. Ma quest'intensità si vede in campionato: vedere che negli ultimi dieci minuti vai più forte dell'avversario ti ripaga anche della fatica in settimana. L'attacco alla profondità è sempre importante per una squadra, perché rompe le linee. Anche nelle situazioni in cui la squadra si alza di reparto il fatto di rompere la linea avversaria è sempre importante".

Kevin Lasagna (Getty Images)
Kevin Lasagna (Getty Images)