Fabio Cannavaro dice la sua. L'ex capitano della Nazionale campione del Mondo nel 2006, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", ha parlato di vari temi caldi legati al calcio italiano: l'arrivo di Pirlo alla Juventus, il possibile passaggio di Dzeko in bianconero e la volontà di Conte di accorciare il gap con la Vecchia Signora.

Intervista a Cannavaro: Pirlo, Dzeko, Conte

"Pirlo? Si è trovato nel posto giusto al momento gusto. Sono felice per lui, ma non sarà semplice. Si è parlato di lui come predestinato, ma i Guardiola e gli Zidane quando hanno iniziato avevano fatto qualche esperienza da tecnici. L'idea di calcio ce l'ha chiara, Andrea. Ma ora dovrà essere capace di trasmetterla a un gruppo. Non è così immediato. Pessimista? No, Andrea è un ragazzo molto intelligente. Avrà bisogno di tempo e di poter sbagliare. Alla Juve non dovranno commettere gli stessi errori di dieci anni fa con Ciro Ferrara, che non è stato aiutato. Ma conoscono benissimo pro e contro di questa situazione. Sono organizzati per essere competitivi. Molto, comunque, dipenderà da come partirà la squadra. Dall'entusiasmo che ne deriverà".

"Dzeko? E' forte, non si discute. Ma sono convinto che la Juve farà anche scelte diverse. In generale non capisco la tendenza a prendere dall'estero giocatori a fine carriera. Ormai tutti hanno scouting adeguati per scommettere sui giovani. E poi non vorrei che il campionato diventasse il cimitero degli elefanti".

"Conte? Antonio mica è scemo. Lui tiene tutti sulla corda, dirigenti compresi. Ma sa benissimo che il lavoro dell'ultima stagione è importante, e ora si riparte con altri auspici. Tutti ci auguriamo che Pirlo diventi un grande allenatore, ma di fatto oggi, pur restando la Juve più forte delle altre, le distanze si sono accorciate. Conte tutte queste cose le ha valutate e punta sul suo gruppo".