A ventiquattrore dal turbolento Atalanta-Real Madrid di Champions League non passa il disappunto in casa nerazzurra per gli episodi arbitrali che hanno condizionato l'andata degli ottavi di finale a Bergamo: non solo il rosso a Freuler, ma intervistato dalla Gazzetta dello Sport il presidente della Dea Antonio Percassi fa il suo personale elenco delle scelte dell'arbitro che non sono andate giù.

Atalanta-Real e il rosso a Freuler: il day after di Percassi

"Uno shock, mi sono venuti i brividi: troppo assurdo, una partita rovinata così. Ho pensato: non è vero, avrà sbagliato a tirare fuori il cartellino. Che potesse o no, credo abbiamo pensato tutti alla Var: almeno l’incertezza di andare a rivedere l’azione. Invece niente, come se quel rosso fosse scontato. Dopo appena un quarto d’ora di una partita così importante, con tutto il mondo che ti sta guardando. Io potevo solo guardarmi intorno: tutti sconcertati, facce quasi imbarazzate. Ecco, è stato imbarazzante: un torto gravissimo. Ceferin? Essendo una persona in gamba e un dirigente estremamente professionale, è semplice immaginare cosa può aver pensato. Non c’è bisogno di spiegazioni da Gravina: ha visto tutto dal vivo. Dunque sa che è successa una cosa grave, inaccettabile. Anche per il calcio italiano".

Percassi: "Impossibile schierarsi in questo modo"

"Le posso dire l’impressione chiarissima che mi è rimasta addosso di tutta la situazione: soggezione. E il risultato conseguente: è stata strafavorita la squadra più importante, sulla carta e per la storia. Che poi, dire impressione è sbagliato. Il termine impressione può andar bene se c’è un solo episodio dubbio: io, da quanti ce sono stati, me li sono dovuti appuntare per non rischiare di dimenticarne qualcuno. Fallo di Nacho su Maehle e di Modric su Pessina: da giallo entrambi, e niente. Mani di Luca Vazquez: da giallo, e niente. E Casemiro? L’arbitro stava tirando fuori il giallo, si è ricordato che era già ammonito e ha rimesso la mano in tasca, dicendogli non so cosa. Uno dei nostri avrebbe preso il rosso, al cento per cento. Giustamente, aggiungo. Sudditanza? Vedendo la partita di ieri, direi senz’altro di sì. Impossibile assistere a certi errori, altrimenti. Impossibile schierarsi in questo modo: tutto contro l’Atalanta, sempre. O sei inadeguato, impreparato per una partita di Champions, oppure hai soggezione".

Atalanta-Real, il rimpianto di Percassi

"Gasperini a ragione. Non conosco il passato di questo arbitro, ma quando vedi errori così il sospetto che non abbia giocato ti viene. Perché se hai giocato sai distinguere i movimenti, i contatti, sai dare una dimensione ai falli, decidere quali siano davvero da penalizzare. Cosa resta della partita? La straordinaria capacità dell’Atalanta di giocare una partita non “sua”. Prima dell’espulsione, penso a quell’occasione di testa di Gosens, si vedeva che poteva venir fuori una sfida interessante. Dopo, è stata un’altra partita, e questo è uno dei miei rimpianti: in undici contro undici sarebbe stato più chiaro il livello a cui potevamo giocarla. Poi magari la perdi e ci sta, ci mancherebbe. Ma sarebbe stata una sfida bella da vedere".

Antonio Percassi (Getty Images)
Antonio Percassi (Getty Images)