Se un allenatore pacato come Carlo Ancelotti si fa scappare in diretta tv che la squadra ha grossi problemi di personalità e concentrazione, significa che non si tratta di un problema di poco conto. I Toffies sono una squadra giovane, imprevedibile, gagliarda, ma quando in giornata no - e questa giornata sembra arrivare ad ogni match importante- riescono a buttar via quanto di buono si è fatto in precedenza. Gli acquisti di Allan, Doucouré e James Rodriguez sono mirati ad innalzare il tasso di personalità, esperienza e tecnica. L'obiettivo dichiarato è quello di ritornare in Europa, casa madre del tecnico italiano e sicuramente alla portata di una squadra con tale qualità. 

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Come gioca l'Everton di Carlo Ancelotti

Modulo fisso, squadra titolare, dodicesimo uomo in campo, con Carletto Ancelotti sono tutte situazioni impossibili da prevedere. La squadra cambia in base alla forma del singolo giocatore ed il turnover è un marchio di fabbrica. Partiamo da un 4-3-3 con Pickford tra i pali, al centro della difesa Mina e Keane saranno i centrali titolari, vista la lunga assenza di Holgate. 3 centrali potenti e forti sulle palle alte. Sulle fasce, Coleman a destra e Digne a sinistra sono due terzini propositivi e sempre pronti a spingere, con Delph che in emergenza potrebbe scalare, così come fatto ai tempi di Manchester. Al centro Allan e Doucouré sono il nuovo che avanza, con André Gomes - per lui richieste dal mercato-  che resta il miglior centrocampista a cui affidare la cabina di regia. Sigurdsson e Davies le alternative. In particolare l'islandese, pur essendo un trequartista puro è stato arretrato da Ancelotti, specialmente quando l'Everton si schiera con un 4-4-2, da centrale di centrocampo, con Walcott, Bernard o Iwobi sugli esterni; una soluzione che in passato ha dato parecchie soddisfazioni al tecnico, ottenendo più qualità già dalla metà campo. In avanti James Rodriguez parte largo a destra, con licenza di accentrarsi, formando così un 4-3-1-2 con Richarlison pronto a formare un tandem d'attacco centrale con Calvert-Lewin. Richarlison e James spesso tendono ad arretrare a tal punto, da formare un 4-1-4-1 con Allan perno davanti alla difesa e Calvert-Lewin unica punta. Un Everton camaleontico, capace di modificare il proprio modulo più volte anche in soli 10 minuti di gioco, proprio come Ancelotti desidera.

 

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Ballottaggi, rigoristi e tiratori

Ballottaggi: Keane/Mina; André Gomes/Walcott con passaggio al 4-4-2; James Rodriguez/Sigurdsson; Walcot; Doucouré/Bernard in questo caso passaggio al 4-4-2 con Richarlison a far coppia in avanti con Calvert-Lewin e James -o Sigurdsson- sulla linea centrale di centrocampo.

Rigoristi: Sigurdsson; James Rodriguez; Richarlison.

Tiratori punizioni/angoli: Sigurdsson; James Rodriguez; Digne.

 

Euroleghe, quali calciatori comprare dell'Everton

Dall'Everton possiamo pescare calciatori interessanti che ci daranno parecchie soddisfazioni, l'importante come sempre è far attenzione ai crediti da spendere, senza intestardirsi per il Rodriguez della situazione. 

Lucas Digne

L'ex Roma ha dimostrato di essere un terzino efficace, spinge sulla fascia in modo costante e sforna cross precisi per i compagni. Il suo sinistro educato lo rende interessante anche per quanto riguarda i calci da fermo. Facendo attenzione ai malus - tende a prendere qualche giallo di troppo- potrebbe essere il difensore a prezzo di costo dal rendimento certo. 

Abdoulaye Doucouré

Dopo la sfortunata annata con il suo Watford, il francese arriva agli ordini di Ancelotti per portare muscoli offensivi. Si, perché il classe 93, pur avendo una struttura fisica da mediano, in realtà pratica un gioco offensivo, fatto di strappi, ripartenza e inserimenti. La sofferenza difensiva degli Hornets lo ha portato a prendere parecchi gialli (ben 9) ma  la sua fase offensiva potrebbe colmare anche questa nota negativa. Il gioco dell'Everton potrebbe esaltarne le caratteristiche, pronto a tuffarsi negli spazi creati da Richarlison e compagni, portando il suo bottino di reti (lo scorso anno fermo a 4) a ridosso della doppia cifra. Stiamo chiedendo troppo? Può darsi. O forse no. 

James Rodriguez 

Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Non possiamo che definire amore quello tra Carlo Ancelotti ed James Rodriguez. Un amore calcistico nato a Madrid, cresciuto al Bayern Monaco e sfiorato a Napoli. Ancelotti cerca sempre di riappropriarsi delle prestazioni del colombiano e, ci stupire mo, che il talento dei cafeteros non lo ripaghi con una stagione da urlo. Trequartista esterno o dietro le punte, l'ex Real sarà il punto di riferimento dei Toffies, pronto a giocare un numero spropositato di palloni. I calci da fermo saranno affar suo e questo potrebbe significare +1 a raffica. Siamo sempre stati sensibili alle storie d'amore e non possiamo che attenderci un meraviglioso lieto fine. Soprattutto per noi. 

Euroleghe, quali calciatori non comprare dell'Everton

Le trappole fantacalcistiche nel merseyside sono parecchie. Giocatori dal nome blasonato che alla luce di quanto fatto vedere, ci regaleranno solo malus e tanti crediti buttati. Ed il livello è troppo alto per affidarci a gente "normale". 

Dominic Calvert-Lewin

Lo scorso anno ha disputato la sua miglior stagione. Con Ancelotti sembra aver trovato la giusta posizione e i movimenti esatti per finalizzare al meglio le occasioni create dai compagni. Un bottino di 13 reti che, pur essendo un suo personale exploit, certamente non ci fanno saltare dalla sedia. Il fantacalcio che ci apprestiamo a vivere sarà un qualcosa di unico, dove gli attaccanti da 20 goal saranno la normalità ed avere una punta centrale da 39 punti di bonus non è una condizione che possa soddisfarci. 

Gylfi Sigurdsson

Assurdo come un assoluto protagonista possa divenire in così poco tempo uno dei tanti. L'islandese è sempre stato un uomo di qualità, il rigorista e faro della squadra. Per far capire il tracollo avuto, basta guardare la voce bonus: 45 punti di bonus nella stagione 2018/19; solo 9 punti di bonus nella passata stagione. Una differenza abissale che mostra come l'arretramento del proprio raggio d'azione abbia praticamente annullato la sua pericolosità sotto porta. Arrivato James anche i calci da fermo non saranno più una sua esclusiva e qualcosa ci dice che la debacle dello scorso anno non sia stato esclusivamente un incidente di percorso. 

Theo Walcott

Theo ha perso lo smalto dei tempi migliori. Vuoi per qualche annata storta o per i tanti, troppi infortuni subiti. Non riesce ad incidere e quando sembra aver trovato un suo equilibrio, l'infortunio lo riporta nell'oblio. Inoltre la concorrenza sugli esterni è spietata e non è detto tra l'altro che Ancelotti decida di giocare sempre con moduli che prevedono attaccanti laterali o esterni offensivi. Un nome che a chi ha qualche annetto susciterà interesse e proprio per questo motivo non dobbiamo cadere nel tranello.