Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha provato a fare chiarezza sulla questione Superlega. Il nr.1 del calcio mondiale ha concesso un'intervista all'Equipe in cui ha parlato delle possibile innovazioni del calcio, legate anche alle questioni sollevate dalla Superlega. 

Definita, come del resto era già stato fatto, come un progetto inaccettabile. Ma che inevitabilmente ha posto delle domande: spettacolo, sostenibilità e possibilità di cambiamenti sono alcuni degli argomenti affrontati dal nr. 1 della FIFA, che ha accennato alla possibilità di salary cup e playoff nei campionati nazionali. 

La Superlega? Un progetto inaccettabile e inimmaginabile

"Ci sono situazioni in cui devi essere intransigente. La creazione di un campionato chiuso, “separatista”, al di fuori delle strutture del calcio internazionale, non è solo inaccettabile, ma semplicemente inimmaginabile. Abbiamo sfiorato una scissione con conseguenze imprevedibili e negativi per il nostro sport. Anche nelle situazioni più delicate come queste, io sono per il dialogo e non per i conflitti. Dobbiamo evitare di parlare di guerra nel calcio, specialmente in un momento come questo in cui tutto il mondo è alle prese con una pandemia senza precedenti". 

Il messaggio di Infantino a Ceferin

"Un leader ha anche il dovere di chiedersi perché si è arrivati a questo punto, provando a costruire un futuro diverso parlando e ascoltando tutti. Poi bisogna stare attenti quando si parla di sanzioni, perché quando si punisce un club vengono puniti anche calciatori, allenatori e tifosi che non c'entrano niente". 

Salary Cup e Playoff: le idee della FIFA 

"La Fifa sarà sempre aperta a discutere di nuove idee, a patto che ci sia rispetto per le istituzioni e per i valori del calcio. Come potrebbe essere l'introduzione di una salary cap, ma anche di un limite al numero dei giocatori per squadra. Inoltre i playoff potrebbero rendere più interessanti i campionati nazionali".