Piscine e palestre restano aperte, ma le norme saranno più stringenti. E' la decisione presa dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che, dopo aver decretato la chiusura dei campi di calcetto, ora mette in guardia tutti gli sportivi amatoriali anche sulle altre attività per limitare il contagio da Covid-19 in Italia. Il chiarimento è arrivato attraverso una nota ufficiale che vi riportiamo.

Piscine e palestre, la nota di Spadafora

"Il Dipartimento per lo Sport ha emanato il nuovo Protocollo attuativo delle ‘Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere’, che aggiorna quelle dello scorso 19 maggio, e che introduce norme più stringenti di quanto previsto finora sia per i gestori delle palestre, delle piscine e degli impianti che per gli sportivi in generale. Nel testo di cui il Ministro ha informato i colleghi in sede di Consiglio dei Ministri, oltre alle norme di comportamento viene dedicata particolare attenzione all’implementazione della raccolta dati, all’esecuzione di controlli anche a campione e alle sanzioni previste dalle norme già in vigore. Il testo è stato elaborato dopo l’approvazione del DPCM del 18 ottobre 2020,  in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Comitato Italiano Paralimpico, la Federazione Medico Sportiva Italiana, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative e con il contributo del gruppo di lavoro appositamente istituito dal ministro Spadafora per seguire gli aspetti medico-sociali delle misure relative allo sport in relazione alla pandemia. Il mondo dello sport ha fatto e continuerà a fare il massimo per garantire piena sicurezza agli appassionati e ai lavoratori come avvenuto finora e anche di più. Siamo ben consapevoli che con l’andare dei giorni le curve aumentano e che purtroppo potremmo trovarci di fronte a decisioni difficili. Quello che chiedo è semplicemente che attività che presentano rischi simili vengano trattate allo stesso modo".

Spadafora (Getty)
Spadafora (Getty)