L'incubo Coronavirus sembra non finire, ma con il passare dei giorni in Italia i segnali incoraggianti crescono sempre di più. Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, ha parlato in conferenza stampa per aggiornarci sullo stato dell’epidemia e sulla sua diffusione. Ecco le sue dichiarazioni:

 “Il Paese evidentemente è diviso a zone, con livelli di circolazione del virus diverse. L’adozione di misure restrittive generali ha consentito di limitare la circolazione nelle zone meno colpite. A livello regionale ci sono diffusioni diverse, la Lombardia come noto resta quella più colpita. Anche lì la curva mostra comunque una discesa, stessa cosa per Veneto, Emilia Romagna e Marche anche se con minore velocità. Altre regioni mostrano una circolazione più limitata, in generale stiamo cercando di monitorare in modo massiccio la diffusione, esercizio utile per avvicinarci alla fase 2. In generale ribadisco che la concomitanza delle patologie, la fragilità dei pazienti e l’esistenza di patologie pregresse sono determinanti nel numero dei decessi". 

Complicanze? 

"L’evento più comune è la polmonite, in numero minore danni renali, poi possibilità di sovrainfezioni e danni miocardici. Il problema polmonite, comunque, resta quello predominante. 

Il 90% di persone non toccate dal virus? 

"E’ evidente che noi dobbiamo spingerci verso questo conteggio, certi strumenti ci permetteranno di convivere col virus e col famoso indice R0 sotto il valore 1. Questa comunque è la nostra stima al momento”.