Il calcio in Italia è ripartito nel mese di giugno e dal mese di settembre ripartiranno tutti gli altri sport. Tiene banco in queste ore la questione sulla riapertura al pubblico, in maniera parziale, agli eventi sportivi. Un aggiornamento è arrivato direttamente dalle parole di Vincenzo Spadafora, Ministro per lo Sport, dopo il tavolo tecnico da lui stesso presieduto in giornata. Aggiornamenti potrebbero esserci ad inizio settimana prossima con il nuovo Dcpm.

Riapertura stadi e non solo, le parole di Spadafora

"Stamattina ho convocato il tavolo tecnico per la ripartenza dello Sport. Sappiamo tutti quanto conti la presenza dei tifosi, sia in termini sociali che economici, per tutte le discipline e tutte le categorie. Così come è importante garantire l’ attività motoria e sportiva nelle palestre scolastiche, per tutelare il diritto alla salute e al benessere dei più giovani e la ripartenza delle attività pomeridiane delle associazioni e delle società sportive.

Alla videoconferenza hanno partecipato, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, la Vice Capo di Gabinetto del Ministero per la Salute, Tiziana Coccoluto, il Vice Capo di Gabinetto del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Mattia Mari, il Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, Agostino Miozzo, il Capo Dipartimento per lo Sport, Giuseppe Pierro, il Presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, il Segretario Generale del Coni, Carlo Mornati, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Per questo stiamo lavorando al fine di prevedere, nella massima sicurezza e nel rigoroso rispetto di Linee guida e Protocolli specifici, l’apertura graduale degli eventi al pubblico, secondo formule simili a quelle previste al momento per gli eventi culturali.

All’inizio della prossima settimana verranno presentati al Comitato Tecnico Scientifico i Protocolli necessari e già nel prossimo Dpcm, inoltre, potrebbe trovare spazio la possibilità per i Presidenti delle Regioni di valutare la presenza di un numero contingentato di spettatori per singoli eventi".