Giovanni Carnevali, dirigente del Sassuolo, intervenuto a Radio 1 Rai, ha parlato del futuro di Jeremie Boga. La stella dei neroverdi, nel mirino soprattutto del Napoli, quasi sicuramente resterà all'ombra del Mapei Stadium anche nella prossima stagione. Queste le parole che lo confermano.

Calciomercato Sassuolo, le ultime su Boga

"Quando è arrivato da noi in pochi lo conoscevano e va dato merito al nostro scouting per averlo scovato e al nostro allenatore De Zerbi che lo ha fatto crescere. Ha richieste in Italia e all'estero. Il Sassuolo ha fatto uno sforzo per poterlo avere totalmente e adesso valuteremo. 

La volontà è tenerlo con noi perché dobbiamo avere un progetto di crescita e, ogni tanto bisogna fare dei sacrifici, ma dobbiamo anche trattenere i migliori. Boga avrà ancora delle richieste, se continuerà a crescere meglio per tutti noi, ma l'obiettivo è quello di trattenerlo ancora a Sassuolo".

Sassuolo, le parole di Carnevali

Naturalmente si è poi parlato anche di altri argomenti, dagli orari delle partite al momento attuale del paese e del mondo del calcio in particolare.

Sulla pandemia

"E' stato un momento difficile ma anche di confusione perché il sistema calcio poteva fare meglio. La parte politica non ci ha aiutato, una delle cose peggiori è appoggiarsi o colloquiare con la parte politica, il calcio deve stare distante da queste situazioni, deve avere la capacità e le conoscenze di capire qual è la strada giusta, la strada migliore. Siamo tutti sulla stessa barca e tutti dobbiamo cercare di fare il meglio per le nostre società. C'è ancora una situazione d'emergenza e tutti dobbiamo metterci una mano sul cuore, aiutarci l'uno con l'altro, se dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa è giusto rinunciare, ma dobbiamo andare avanti con la speranza che il campionato possa iniziare e soprattutto finire, dobbiamo avere la speranza che tutto finisca nel modo migliore".

Sugli orari delle partite

"E' una situazione di emergenza, basta pensare al protocollo. E' una situazione complicata e difficile, ci sono delle situazioni, di una difficoltà enorme, da portare avanti. Credo che la Lega organizzerà le partite con buon senso, darà a tutti la possibilità di giocare nei vari orari, senza agevolare nessuno. Bisogna pensare a giocare senza guardare ad altro. Bisogna portare avanti l'azienda calcio che è una delle tante aziende che deve riaprire, che è in difficoltà e deve tornare a lavorare. Se pensiamo ai Mondiali, ci sono tante partite da giocare nel pomeriggio. Ci saranno dei problemi non solo per gli orari ma più che altro per le 3 gare in 7 giorni e tante società, soprattutto le medio-piccole non sono strutturate. Ci saranno problemi con gli infortuni, soprattutto se pensiamo alla prossima stagione. Dobbiamo però pensare alla nostra azienda e se la nostra azienda è in difficoltà tutti dobbiamo rimboccarci le maniche e andare a lavorare per risollevarla".

Sulla riapertura parziale degli stadi

"I tifosi sono una delle parti più importanti e la società di calcio deve tenerne conto. Non giocare con i nostri tifosi è un dispiacere, sarebbe una delle ultime cose da fare, ma in questo momento siamo costretti a fare così. Non credo che si parlerà di caro biglietti ma dobbiamo affrontare velocemente a questo argomento, già da noi si sta parlando di gente nei cinema e nei teatri, nelle altre nazioni stanno parlando della gente allo stadio e noi non dobbiamo arrivare sempre in ritardo, siamo sempre in ritardo. Noi in Italia andiamo troppo piano, parlo di sistema. Il calcio è fatto di organizzazione, programmazione, non si può rischiare quello che stiamo rischiando in questo periodo, sapendo che sarà un campionato 'falsato', utilizzo questo termine tra virgolette, perché non sarà un campionato regolare come se fosse finito nei tempi giusti".

Boga (Getty Images)