«Ne sto approfittando per studiare qualche giocatore utile per il futuro». Insomma, se la maggior parte del suo tempo in questo momento lo sta dedicando alla famiglia, nella sua quarantena romana Paulo Fonseca riesce ad infilarci anche attimi importanti di calcio. 

Tramite i video e i report di Wyscout, con cui sta studiando tutta una serie di giocatori che potrebbero appunto fare al caso della Roma per la prossima stagione. 

E tra questi c’è anche Tiquinho Soares, il gigante brasiliano del Porto che la Roma si ricorda bene per gli ottavi di finale di Champions della scorsa stagione: Tiquinho (è il soprannome, il suo vero nome è Francisco) segnò il gol con cui il Porto aprì le danze nel 3-1 che poi finì con eliminare la Roma ai supplementari, decretando anche la fine dell’avventura di Eusebio Di Francesco in giallorosso.

Roma-Tiquinho: ecco le cifre

La Roma gli aveva messo gli occhi addosso anche nell’ultima sessione di mercato, quella di gennaio scorso, quando però non se ne fece nulla per l’alta valutazione che dà il Porto al giocatore. Tiquinho ha infatti una clausola rescissoria da 40 milioni di euro e la scorsa estate i portoghesi ne rifiutarono 23 dalla Cina. Oggi, però, i discorsi possono essere molto differenti da allora, nonostante la stagione di Tiquinho sia stata finora anche buona (16 gol in 38 partite, tra Liga e coppe varie).

Perché il Coronavirus inevitabilmente è destinato a impoverire le casse (anche) del Porto e lo stesso Tiquinho ha un valore sicuramente più basso, considerando che nel giugno 2021 scadrà il suo contratto. Insomma, il brasiliano è destinato o a rinnovare o ad andar via. Senza tante altre alternative, perché il Porto non intende correre il rischio di perderlo poi a parametro zero tra un anno. E probabilmente ora lo si può prendere con una cifra tra i 12 ed i 15 milioni. Considerando che ha ancora 29 anni, secondo la Gazzetta dello Sport, potrebbe essere una scelta giusta per affiancare Dzeko o magari dargli anche il cambio. In corsa o dal via, questo poi bisognerà anche vederlo. Perché la Roma sul bosniaco ci vuole ovviamente continuare a contare, ma è anche vero che tra Covid-19 e il rischio di non centrare ancora la Champions, i conti del club rischiano davvero un bollino da allarme rosso.