Javier Pastore e la sua famiglia a Roma si trovino benissimo. Non è solo questo però: Javier non ha voglia di andar via da Roma perché non ha voglia di lasciare da sconfitto. Lo stipendio da oltre 4 milioni l’anno c’entra fino ad un certo punto (nei mesi scorsi ha rifiutato offerte da Cina, Russia ed Emirati): Pastore vorrebbe continuare a Roma e nella Roma perché è convinto che Paulo Fonseca sia l’allenatore giusto per tornare a sentirsi un calciatore importante.  
Il colpo d'esterno di Pastore (Getty Images)

Per quanto Pastore sia - davvero - benvoluto da tutti, è innegabile che un contratto come il suo, fino al 2023, pesi parecchio sulle casse del club. 

Non solo: le tante incognite fisiche di questi ultimi due anni (appena 30 partite, di cui 18 dal primo minuto) sono una zavorra ancora maggiore per una società costretta a fare i conti con un importante rosso di bilancio. 

Ecco perché la Roma sarebbe anche disposta a fare una minusvalenza - Pastore è costato 24,7 milioni - pur di non avere sulle spalle uno stipendio così alto.

Calciomercato Roma, il ritorno in Argentino di Pastore può attendere

L’ipotesi Argentina a breve termine non appare percorribile. Pastore sta lavorando a casa tre volte al giorno per recuperare dall’edema all’anca che da novembre gli ha portato problemi a tutta la gamba perché sa che, a Trigoria, c’è un suo grande sponsor: Fonseca. Come riporta la Gazzetta dello Sport, se con Di Francesco i rapporti erano pessimi, con lui il feeling è stato immediato. Non a caso, fino a che il fisico ha retto, Pastore è stato un titolare. E la Roma con lui ha espresso il miglior calcio della stagione.