Un altro no. Giampaolo Pazzini è stato ormai definitivamente fatto fuori da Fabio Pecchia, sempre più saldo al timone dopo la vittoria esterna al Franchi, dove il capocannoniere uscente della Serie B non è stato nemmeno convocato. Per lui, nelle ultime ore, s'è però fatto indietro il Torino: i granata hanno ritrovato ieri Belotti, che ha sostituito Niang che a sua volta sta facendo benissimo. Due prime punte, per una sola competizione, possono bastare e avanzare. 

Ora starà a Mazzarri decidere chi affiancare loro, visto che per Ljajic ancora non c'è quadra con le offerte dello Spartak (e Cairo l'ha confermato), Iago è una certezza e anche Berenguer è tornato di moda. 

Niente Torino, quindi, per il Pazzo, e probabilmente anche niente Levante: il club spagnolo ha l'accordo con il Verona (prestito con obbligo di riscatto in caso di permanenza in Liga) ma non ha ancora l'OK dell'esperto attaccante, che non gioca titolare dal 20 novembre e che ha un contratto, lungo e oneroso, fino al 30 giugno 2020. L'alternativa è il Parma, che corteggia anche Matri e Giannetti, ma che non ha la preferenza del calciatore. La cui volontà, però, dopo l'ennesima scelta di Pecchia, potrebbe cambiare. Sancendo così in anticipo il suo addio al fantacalcio. 

Ha già salutato, intanto, Bruno Zuculini: è già in Argentina, dove sta per firmare con il River Plate ed ha già salutato: "L'affare è stato fatto molto in fretta. Il giorno dopo la confitta con il Crotone, il River Plate mi ha chiesto al Verona. Ho temuto che il trasferimento saltasse quando si è messo di mezzo il Manchester City. Auguro comunque al Verona di riuscire a salvarsi".