Stagione più che positiva quella del Torino di Walter Mazzarri, che non ha centrato l'Europa solo per pochi punti, riescendo comunque a portare a casa un più che dignitoso 7° posto in campionato. E così il presidente dei granata Urbano Cairo ha parlato del club tra passato e futuro ai microfoni di Le Fonti Tv:

L'ARRIVO - "Nel 2005 presi la società per la mia passione per il calcio e perché mia mamma era tifosa del Torino. Avevo dei dubbi per la mia poca esperienza, ma mia madre mi incoraggiò e mi diede la spinta finale. Nei primi anni ho fatto degli errori, fino al 2013 ho perso anche delle belle somme, fino a 60 milioni. Poi però ho capito i meccanismi e ho fatto delle scelte giuste. Mi sono affidato a un allenatore bravo come Ventura e ho puntato sui giovani. Questo cambio di politica mi ha permesso di ottenere dei buoni risultati".

SU BELOTTI - "Nel 2017 noi fissammo la clausola a 100 milioni se qualche società dall’estero fosse venuta per prenderlo, ma nessuno è arrivato con 100 milioni. Diciamo che qualcuno è arrivato dall’Italia ma con valori molto più bassi, circa la metà. Io mi ero impegnato con i tifosi a venderlo solo per 100 milioni e allora lo tenni. Peraltro sono contento di averlo tenuto, è un ragazzo straordinario, è il nostro capitano ed è un attaccante che tra l’altro in quell’anno fece 26 gol. Adesso è tornato al gol con grande prolificità, ha fatto 15 gol, è in una fase molto positiva: ora è tornato il Belotti che conoscevamo".