Queste le prime parole: "È stato un periodo di apprendimento per me. Sono molto felice di tornare e indossare questa maglia. Questo mio amore per il Santos FC sarà eterno. Sono stato un Santista da quando ero piccolo, e anche la mia famiglia. Sapevano quanto volevo tornare qui. E' andato tutto per il meglio. Torno molto diverso, più maturo e con più esperienza. Tuttavia, continuo con la stessa ambizione di sempre".
Circa 75 i milioni che Suning decise di investire nell'estate del proprio insediamento, quella del 2016, che contemporaneamente segnò l'uscita di Massimo Moratti. L'Inter cambiò faccia, e per presentarsi al pubblico il colosso cinese decise di puntare su due acquisti di livello internazionale: Joao Mario, numero 10 del Portogallo campione d'Europa, e Gabigol, nuova promessa del calcio brasiliano e oro alle Olimpiadi del 2016.
Due i punti in comune: entrambi i giocatori erano e continuano ad essere assistiti da Kia Joorabchian, noto intermediario e agente del mondo del pallone, ed entrambi, nel gennaio del 2018, lasceranno l'Inter.
A distanza di 18 mesi il risultato è stato infatti piuttosto deludente: poche presenze e soltanto un gol - quello a Bologna, con tanto di 'cinque' dato a Pioli dopo essersi tolto la maglietta - per Gabigol lo scorso anno prima di passare in prestito al Benfica e tante illusioni per Joao Mario, contestatissimo dopo la sua ultima da titolare a Firenze. Il brasiliano tornerà così al Santos - in queste ore la Lega Serie A ha annunciato ufficialmente il rientro del prestito dal Benfica - mentre il portoghese volerà al West Ham, che lo ha preso in prestito oneroso per 1,1 milioni e pagando il relativo ingaggio fino a fine stagione. Secondo Sky Sports Uk, il giocatore è atteso quest'oggi a Londra: nessun accordo tra i due club circa un eventuale riscatto, come pure si era ipotizzato in un primo momento.
