“L'anno prossimo ci sarà qualche aggiustamento sul mercato e arriveranno altri giocatori. Ma il grosso della squadra rimarrà per dare continuità. Sul centravanti abbiamo deciso: anche il prossimo anno sarà Arkadiusz Milik”.

Parole e musica di Carletto Ancelotti, dopo l'ennesima debacle, contro l'Atalanta, in cui il polacco non ha brillato. Non sono pochi i tifosi partenopei che, nonostante i tanti gol messi a segno dall'ex Ajax in stagione, sono insoddisfatti del suo rendimento. Poco decisivo nelle partite importanti, ma mai così in forma come quest'anno: una stagione sull'altalena per Milik, che in realtà, nei sogni di molti, dovrebbe essere sostituito dall'uomo della Provvidenza, e del passato: quell'Edinson Cavani che, dopo tanti anni, è finalmente vicino a lasciare Parigi.

Il Matador ormai da tempo non è più la stella della squadra, i suoi rapporti con i più giovani, e talentuosi, Neymar e Mbappé non è ai massimi storici, e anche il suo rendimento non è più quello di un tempo. Si appresta a chiudere la sua stagione transalpina meno prolifica, ed anche l'ultima prima del termine naturale del suo contratto, che arrivando sino a giugno 2020 costringerà i vertici del PSG a sacrificarlo quest'estate, per poter monetizzare. Per lui ha già mosso i primi contatti l'Atletico Madrid, insoddisfatto del rendimento dei vari Costa, Kalinic e Morata: ai colchoneros il club francese ha risposto con una apertura netta, e una prima richiesta assolutamente consone rispetto al valore e all'età del calciatore (32 anni compiuti a febbraio). Cavani costa 40 milioni, che potrebbero anche diventare 35, giocando poi sui bonus. Una cifra che può permettersi anche il Napoli, che in estate quasi certamente farà cassa, privandosi di uno tra Insigne, Koulibaly e Mertens. Ma non solo: perché Giuntoli, col PSG, vanta una pista preferenziale, legata all'affare Allan, sfumato a gennaio dopo una clamorosa offerta di 90 milioni. Il brasiliano alla fine è restato, forse anche controvoglia, e da allora ha offerto un rendimento inferiore alle aspettative. Oggi quell'offerta è scesa a 60 più bonus, anche perché nel frattempo alla corte di Tuchel è arrivato un certo Paredes, ma resta valida. Ecco perché il Napoli, ritrovandosi costretto a perdere Allan, può ragionare in ottica scambio con conguaglio a suo favore.

Una dinamica simile a quella che si concretizzerebbe in caso il sacrificato fosse proprio il numero 24, fuori per scelta tecnica contro l'Atalanta, e oggetto delle dinamiche di mercato orchestrate dal suo nuovo agente Raiola, i cui rapporti con il PSG sono eccellenti anche per via dell'altro suo assistito, Verratti, peraltro grande amico proprio di Insigne. In tal caso, però, 60 milioni per il cartellino non basterebbero: De Laurentiis lo valuta tra i 70 e i 75. A cambiare, quindi, sarebbe solo il conguaglio, che sarebbe di 30-35 a favore dei campani.

Il PSG, dalla sua, non a caso ha già avviato i contatti, nonostante Wanda continui a parlare di permanenza a Milano, con l'Inter per Icardi. Le società ragionano sulla base di 70 milioni: una cifra importante, per i nerazzurri, che poi andrebbero forti su Dzeko. Ma non solo: l'estate a Parigi potrebbe portare anche Coutinho e Nicolas Pepè, talento 19enne del Lille. Il primo ad andare - chissà, forse proprio a Napoli - sarà però Cavani, che dopo la vittoria dell'ennesimo titolo di Ligue 1 in merito al suo futuro ha dichiarato "Ho un contratto per un altro anno. Sto bene, sono sereno e felice qui. Ma nel calcio non si può mai sapere".  

Se sarà disposto a spalmarsi l'oneroso ingaggio da 10 milioni lungo più stagioni, qualcuno ci proverà. E quel qualcuno è una sua vecchia conoscenza.