Interrogato da Sky sul mercato del Napoli, De Laurentiis ha smentito alcune voci: "Non è vero che sto per prendere Cavani. Quando devo comprare qualcuno veramente mi muovo in prima persona e al momento non è successo. Benzema non conosce la nostra ironica impostazione di questa rubrica quotidiana. Però ad oggi non è un calciatore che fa per noi, probabilmente qualche anno fa lo avremmo preso. Purtroppo aveva altri pensieri per la testa. Di Maria? Nemmeno lui è un nostro obiettivo".

L'attacco resta com'è: "Parlando di queste cose si fa un grande torto al Napoli. Non è ancora arrivato Milik, che quando ha giocato ha fatto tanti gol. Purtroppo non lo abbiamo valutato per colpa degli infortuni, ma l'abbiamo pagato tanto perché ci aspettiamo tanto da lui. E dobbiamo aspettarlo, anche per rispetto: non si può buttare via un calciatore forte e un grande professionista. Poi abbiamo Mertens, che da prima punta ha fatto tutti quei gol: ci vuole grande rispetto per lui. Per non parlare di Callejon, che ha fatto sempre bene: si è messo a disposizione di Benitez e Sarri, ora sta lavorando alla grande con Ancelotti. Poi Insigne, che è una forza della natura. Verdi ha tre funzioni, da punta centrale e da esterno sia destro che sinistro. 

E non dimentichiamoci Inglese, che è ancora da valutare: se l'anno scorso ha fatto quei gol al Chievo, magari al Napoli ne avrebbe fatti 20 e ora si direbbe che per noi è incedibile. E' chiaro che l'ultima parola l'avrà Ancelotti, che magari mi chiederà di cedere qualcuno per valorizzarlo. Ma questo lo vedremo alla fine del ritiro. Se non dovesse uscire nessuno, non sapremmo neanche come utilizzare i calciatori".


Dovrebbe arrivare un terzino: "Sicuramente faremo qualcosa in quel reparto. Sabaly ha avuto un incidente. Riguardo Lainer non mi sono preso con gli agenti, ho detto a Giuntoli di non voler più avere a che fare con persone che non sono capaci di rappresentare. Ci piace molto Arias, ma stiamo studiando altri cinque o sei profili. Toljan ci interessava, però Ancelotti ha detto che non va bene".

Si torna a parlare di Cristiano Ronaldo proposto al Napoli: "Come si fa a non prendere in considerazione quest'ipotesi? E' una forza della natura, è straordinario e mi piacerebbe averlo sempre. Mendes mi chiese cosa ne pensassi, io gli risposi che mi piaceva ma che non era un'operazione per le tasche del Napoli. Non potevo mettere in crisi la società"

Nonostante il portoghese però il campionato è aperto: "Il campionato italiano è ancora più intrigante. Pensate che bello battere la Juventus con Ronaldo in squadra, perché poi qualcuno ci riuscirà. Devo fare i complimenti ad Agnelli: è stata una mossa molto intelligente. Sarebbe stato difficile stimolare i tifosi andando avanti con Allegri e con la stessa squadra. Questa è stata una grande trovata, è stato davvero bravo".

Su Ancelotti: "Siamo d'accordo su tutto. E' uno che ti stimola e accetta di essere stimolato, il contraddittorio è sempre intelligente. Sembra una persona quasi dormiente, invece è un grande trascinatore. Non ti annoi mai quando parla, di qualsiasi argomento. Una vacanza con lui sarebbe meravigliosa, infatti mi sono fatto un regalo portandolo a Napoli".

Feeling che non c'era con Sarri: "Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo sbagliato entrambi, io non credo di aver fatto errori. Aveva un contratto, avrei potuto dirglielo perché stava facendo un atto non accettabile nei confronti di calciatori che lui stesso aveva valutato di non grandissimo calibro. Questi giocatori gli hanno dato tanto, li ha violentati nei suoi fantastici allenamenti ma loro hanno sempre risposto alla grande. Poi, cosa ancor più grave, voleva smontarmi la squadra, portandola tutta in Inghilterra. Lì mi sono arrabbiato. Alla fine ha preso solo Jorginho perché Ancelotti preferiva Diawara e c'era l'intenzione di spostare Hamsik in quella posizione".