Contenuto non disponibile
L'Udinese si affaccia alla prossima stagione con Gotti in panchina e con la voglia di provare a raggiungere una salvezza tranquilla. Per riuscirci ci aspettiamo diversi acquisti, senza però dimenticarci anche delle molteplici cessioni che potrebbero verificarsi.
Sono molti infatti i gioielli presenti nel club bianconero, e in questa sessione di mercato la maggior parte di loro potrebbe salutare la compagine di Pozzo.
Calciomercato Udinese, le ultime su Musso
Partendo dalle basi, il primo nome papabile è Juan Musso, che potrebbe però anche essere uno dei pochi gioielli a restare in Friuli. Il portiere argentino ha molte pretendenti: su tutte l'Inter che lo sta monitorando attentamente per il post Handanovic.
Più defilato invece il discorso inerente ad un possibile approdo al Benfica. Ad oggi le carte per restare ci sono, e con lui potrebbe rimanere anche Simone Scuffet, rientrato dall'ultimo prestito. Molto però dipenderà dalle offerte che arriveranno e dalla volontà del calciatore.
Udinese: da De Paul a Fofana passando per Mandragora
A centrocampo invece la rivoluzione potrebbe essere abnorme. Prima di tutto partiamo da Mandragora che, salvo clamorosi ribaltoni, rientrerà alla Juventus per 26 milioni di euro (quelli del diritto di recompra). Quasi impossibile pensare che l'ex Genoa possa tornare all'Udinese, più probabile invece l'approdo in un grande club italiano
De Paul è però il grande nome che movimenterà l’estate bianconera. Servono 40 milioni affinchè parta e i sondaggi sono arrivati da tutta Europa. Hanno chiesto informazioni il Borussia Dortmund, la Juventus e l’Arsenal, con la Fiorentina che invece ci ha provato, ma non è disposta a mettere sul piatto le contropartite necessarie a colmare la distanza tra domanda e offerta.
Infine passiamo a Seko Fofana, che ha già annunciato una sua partenza. Il francese ha anche detto esplicitamente di voler tornare in Francia e di trasferirsi in Ligue 1 per vestire la maglia del Lens. Una neo promossa con ambizioni e budget importanti che potrebbe mettere sul piatto i 20 milioni di euro richiesti da Pozzo.
Passando ai giocatori meno in vista, Barak difficilmente ricomporrà il rapporto che si è rotto con la società, Jajalo ha tante richieste in B ma vuole restare in A, il rientrante Coulibaly vuole andare altrove, mentre per Ingelsson e Badu si valuterà con calma.
Calciomercato Udinese, la situazione in difesa
Stryger Larsen potrebbe cambiare aria dopo diverse stagioni in bianconero, ma ad oggi non è una priorità. In continua evoluzione sull’altra corsia la situazione di Ken Sema. Il ragazzo è di proprietà del Watford, retrocesso in Championship. Ci sono tre strade per lui: una permanenza a Udine, Brighton o Fiorentina, ad oggi.
Si sono spente invece rapidamente le voci di una cessione di Becao al CSKA Mosca, rumor che non aveva particolari fonti alla base. Discorso diverso per il rientrante Opoku, che non sembra rientrare nei progetti societari e può tornare in Francia. Per Sierralta si valuterà tra qualche giorno il da farsi.
Passando ai giocatori meno in vista, Barak difficilmente ricomporrà il rapporto che si è rotto con la società, Jajalo ha tante richieste in B ma vuole restare in A, il rientrante Coulibaly vuole andare altrove, mentre per Ingelsson e Badu si valuterà con calma.
Attacco Udinese, le ultime sul mercato
Nel reparto avanzato Nestorovski fino a poco tempo fa invece sembrava potesse dire già addio, ma il buon finale di stagione sta cambiando le carte in tavola, con il macedone pronto ora a restare, così come Okaka.
Discorso diverso per Lasagna che, da capitano, vorrebbe anche restare ma le pretendenti sono tante e la voglia di fare il grande salto di qualità stavolta potrebbe incidere su un suo eventuale addio. Teodorczyk cercherà una nuova destinazione, i troppi infortunii fanno sì che sia difficile per l’Udinese puntarci. Da valutare invece il futuro di Bajic, che rientrerà dall’ennesimo prestito in Turchia, stavolta non molto brillante. Tra i rientranti, possono restare Perica e Cristo Gonzalez, mentre Matos, Micin e Vizeu sono destinati ad andare altrove.
