In occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto Spinazzola, Gianluca Petrachi ha fatto il punto del mercato in casa Roma. Queste le sue parole: "Non parlerei del singolo ma di reparto. Con l'uscita di Manolas e di Marcano la Roma necessità di due difensori centrali. Stiamo lavorando su più fronti, abbiamo le idee chiare. Spero nel più breve tempo possibile di ufficializzare qualcosa. Non è giusto parlare del singolo. Magari si può pensare di prendere un giocatore mentre l'obiettivo è un altro e quindi per correttezza non è giusto".

IL FUTURO DI NZONZI E PASTORE - "L'allenatore è stato chiaro: ci ha chiesto di poter avere la possibilità di valutare tutti e tirare una linea dopo qualche giorno per capire chi potrà fare parte del progetto tecnico. Il giocatore lo valuti bene solo quando lo alleni e, avendo fatto un campionato straniero, non aveva delle conoscenze totali. Verso la fine del ritiro di Trigoria, tireremo le somme su quei giocatori che possono rimanere o che saranno destinati a essere sul mercato".

DZEKO E HIGUAIN - "Non parlo dei giocatori. Nella prima conferenza stampa era un modo di conoscersi e per dire il mio modo di lavorare. Sono molto omertoso in ciò che faccio. Non amo dare vantaggi, lavoro in un modo singolare, senza comunicare molto se non chi prende le decisioni sulle spese da fare, cioè Guido Fienga. Se parliamo di reparti, vi posso dire che prenderemo un centrocampista ma non dico chi prendo o che non prendo".

IL CENTROCAMPO - "Nel calciomercato è facile comprare ma un bravo ds deve sapere vendere giocatori che non rientrato nei piani tecnici. I giocatori che non faranno parte del progetto tecnico cercherò di accompagnarli all'uscita e recuperare soldi. Nel caso di un'uscita, si punterebbe su un giovane forte, è la mia filosofia. Sono scelte però subordinate alle uscite, non posso avere una rosa di 40 giocatori".

ZANIOLO E FLORENZI - "Nel momento in cui ho sgridato Zaniolo per farlo rientrare in alcuni binari di comportamento con la testa sulle spalle, si è parlato che Petrachi abbia messo in vendita Zaniolo e non è vero. Devo lavorare per far rendere al meglio Zaniolo e il mio lavoro non si limita al calciomercato, sono un uomo di campo. Ho un contatto diretto con i miei giocatori: dico miei perché vedendoli tutti i giorni li reputo fratelli però se su ogni parola bisogna montarci qualcosa non va bene. Pedullà il giorno dopo ha detto che avevo detto quelle cose perché volevo vendere Zaniolo ma non è così. Capisco che dobbiate vendere i giornali ma non ho mai messo in vendita Zaniolo. Poi è anche vero che quando giocavo io non si pensava che la Juventus potesse vendere Zidane e poi è successo ma ad oggi non è sul mercato. Ho parlato in conferenza anche di Baldini, che deve essere una risorsa. Voglio essere chiaro e non ci tornerò più: se io faccio una trattativa e mi rendo conto che Baldini, per esempio, ha lavorato per tanti anni al Tottenham e posso prendere Alderweireld allora lui, avendo degli ottimi rapporti e potendo essere di supporto alla Roma e far risparmiare dei soldi alla società, allora è evidente che mi avvalgo delle sue qualità e del suo aiuto. Se poi diciamo che sia Baldini a fare mercato siamo in errore. Sono equivoci su cui si gioca tanto e non mi piace. Se poi sarò smentito sarò il primo ad ammettere l'errore, l'amico Franco deve essere di supporto alla Roma. Su Alderweireld, se Baldini può aiutare a prendere il giocatore a condizioni diverse allora bravo, complimenti, sarebbe un aiuto importante per la Roma. Florenzi? Oggi è il capitano della Roma, non l'ho mai messo sul mercato. Il mercato, ripeto, è aperto a tutti e se arrivano delle situazioni si valutano. In generale, i punti fermi della società li conosciamo bene ma devono rimanere all'interno della società".