C'è un'esigenza, tra le altre, che regna in questo momento sovrana: l'Inter non ha un centravanti a disposizione. Con Lautaro Martinez ancora in vacanza, Politano infortunato e Icardi rispedito a Milano in attesa di essere ceduto, Antonio Conte si è praticamente ritrovato senza centravanti in questi primi giorni di ritiro: contro il Lugano a ricoprire quel ruolo è stato Longo, così come Esposito, gioiellino della Primavera fresco di rinnovo fino al 2022. 

Che serva un centravanti nel più breve tempo possibile è un esigenza chiara ed evidente. Molto dipenderà dalla relativa entrata che assicurerà l'ex capitano, anche se determinati discorsi andranno certamente fatti a prescindere. Negli ultimi giorni, in questo senso, è da registrare un riavvicinamento tra Inter e Roma per il cartellino di Edin Dzeko: i giallorossi continuano a valutarlo 20 milioni, l'Inter ha alzato la sua ultima offerta di 10 a 12; un aiuto potrebbe poi arrivare dalla percentuale che i nerazzurri hanno contrattualmente sulla futura rivendita di Zaniolo, un 15% a cui l'Inter potrebbe rinunciare per indirizzare un affare che sembrava ad un passo dalla chiusura a fine giugno. 

Più complicato il discorso Lukaku, ma anche in quel caso Marotta conserva ottimismo: la prima rata del prestito dovrà essere molto alta, quasi 20 milioni di euro, condizione che l'Inter si è detta disposta  a soddisfare; manca però l'intesa sulla cifra complessiva, motivo per cui restano in piedi diverse ipotesi alternative. Zapata dell'Atalanta così come lo scambio con la Juventus tra Icardi e Kean restano opzioni, ma l'obiettivo n.1 resterà sempre Romelu Lukaku.