Se da un lato ha significato una ritrovata fiducia, un distacco immutato dalla Juventus ed una speranza più che viva di coronare un sogno chiamato scudetto, dall'altra parte, la partita con il Chievo, è servita a certificare una situazione che si è mostrata, ancora una volta, in tutta la sua chiarezza. Tra Lorenzo Insigne ed una parte dei tifosi del Napoli, qualcosa, non funziona ancora a dovere.

Simbolo della squadra, napoletano d'origine, Lorenzo ha rinnovato il proprio contratto fino al 2022 soltanto lo scorso anno. Un riconoscimento da parte di De Laurentiis - per la verità quasi obbligato viste le prestazioni del giocatore - ma anche un segnale chiaro nei confronti dell'ambiente. Che qualcosina, dopo almeno 4 episodi simili già avvenuti in questi anni azzurri, da rimproverare a Insigne ancora lo ha: contro il Chievo non la sua migliore prestazione, nonostante il lancio per Milik abbia dato il via alla rimonta, condita da qualche fischio per qualche giocata che il pubblico del San Paolo non ha sempre condiviso. Insigne ha reagito, manifestato tutto il suo dissenso, ed anche dopo la vittoria all'ultimo secondo con il gol di Diawara ha preferito la strada degli spogliatoi senza fermarsi a festeggiare con i suoi compagni. 

Inutile negare, poi, che nell'ultimo anno Insigne si sia avvicinato a Mino Raiola, procuratore che raramente non ha saputo fare l'interesse dei suoi assistiti. Molti i club esteri interessati a Insigne, uno fra tutti il Liverpool di Klopp, che sarebbe entusiasta di poter ripetere un colpo in stile Salah. Nel frattempo, a Castevolturno, dove il Napoli si allena, è comparso uno striscione: “Forza Lorenzo, tutta Napoli è con te…Scriviamo la storia…facci sognare". Dell'anno prossimo, però, ancora nessuna notizia.