"Non andrò in prestito, non ne ho bisogno, questo è sicuro. Se scelgo una squadra mi impegno solo per quella, sono concentrato solo su quella. I Galaxy hanno i loro desideri, io ho i miei e il club li conosce bene. Sanno quelle che sono le offerte che ho ricevuto, sanno quello che chiedo".

Non sono sembrate parole d'apertura, le ultime, di Zlatan Ibrahimovic in merito all'offerta che per lui ha già preparato e messo in piedi Leonardo, in contatto con il suo procuratore Raiola che entro fine mese sbarcherà in Italia per parlare dello svedese con il Milan, ma anche di Pogba con Paratici. E' diventato ora un po' più chiaro il "piano" di Zlatan, che pur senza raggiungere traguardi importanti, a livello di club, in MLS, ha comunque fatto la differenza, segnando 22 gol in 27 partite. E per questo ora chiede al Los Angeles Galaxy di fare uno sforzo per trattenerlo: la società oggi gli riconosce 'solo' 1.5 milioni di dollari netti stagionali, senza bonus. Al Milan prenderebbe sostanzialmente le stesse cifre, oltre a importanti bonus legati anche all'eventuale ritorno in Champions League. La franchigia della MLS dovrebbe, quindi, consentirgli di diventare un "designated player", ovvero dei giocatori (tre per squadra) che possono varcare il limite d'ingaggio federale imposto. I Galaxy hanno già coperto le loro tre caselle con i due Dos Santos (Giovani e Jonathan) ed Alessandrini: solo se uno dei tre andasse via, Ibra potrebbe andare a guadagnare quanto si aspetta. Nessuno dei tre per ora sta valutando l'addio, ma non è escluso che una soluzione alla fine si possa trovare. Il che costringerebbe Leonardo a cambiare strategia. E l'altro, clamoroso, ritorno che l'uomo mercato rossonero sta valutando è quello di un suo pupillo: ovvero, quell'Alexandre Pato che proprio come Ibrahimovic, molti tifosi non hanno ancora completamente dimenticato.

Il brasiliano, 29 anni appena compiuti, venne scoperto e portato in Italia proprio dall'Araujo, che però non intende investire troppo nel suo cartellino (così come praticamente nulla investirebbe anche per riprendere Ibra). Il problema è che il Papero ha un contratto fino a dicembre 2019 con il Tianjin Quanjian, con cui ha segnato già 36 gol in 58 partite in neanche due anni. Dalla sua, il ragazzo sarebbe ben felice di tornare in Europa, nonostante ricomincerebbe a guadagnare cifre ben diverse da quelle che percepisce attualmente, in Cina (oltre 6 milioni l'anno). Tra pochi giorni, però, giocherà l'ultima di campionato contro lo Shanghai SIPG e poi inizierà a valutare le alternative. Tra queste anche il prestito, in rossonero, fino a fine maggio, a condizioni contrattuali tutte da discutere. Ma con una convinzione di fondo: che il ritorno a Milano è già più di un'idea.