A Udine è il giorno di Nestorovski: l’attaccante ex Palermo è stato presentato oggi in sala stampa dalla Dacia Arena, e le parole di Pierpaolo Marino lasciano trasparire soddisfazione per la trattativa: ”Nestorovski ha familiarità con la sublimazione del calcio e del gol”, spiega il direttore tecnico dei friulani. “Io ho sempre parlato di programmazione, della necessità di aggiungere gol a quelli dell'anno scorso. Lui li viene a portare. Mi sono sempre chiesto come mai sia rimasto due anni in serie B, lo chiedevo anche a lui. Ha già fatto vedere nelle amichevoli ciò che può fare".

Marino conferma he per la punta macedone l’Udinese è stata una scelta: "E' vero, aveva altre proposte, ma è stato coerente con gli impegni presi con noi. Attacco più completo? Il reparto non è più povero. Ci sono dei giocatori abbastanza abituati alla doppia cifra, siamo in linea con il nostro progetto iniziale di aggiungere gol allo score di questa Udinese. Credo che questi ragazzi sapranno passare dalla teoria alla pratica, superando lo score di 37 gol dello scorso anno. Non siamo riusciti a segnare nemmeno un gol a partita: con questo potenziale dobbiamo migliorarlo. Per me le amichevole non contano niente, ma anche da alcuni segnali le sensazioni fanno pensare che ci sia maggiore capacità di andare in gol. Ho molta fiducia in questi ragazzi: mi danno positività e sono molto fiducioso nei correttivi e nel lavoro di Tudor. Oggi c'è qui Walace per fare le visite mediche: siamo ad un passo dal nuovo acquisto. Faremo ancora qualcosa, e poi alla società non si potrà rimproverare granché”.

Ha preso poi la parola Nestorovski, ringraziando Marino e Collavino: “Sono contento di essere qua. Ringrazio la mia famiglia e la società per avermi dato fiducia. La ripagherò nell'unico modo che conosco, fare gol".

Le sue caratteristiche: ”So giocare bene con la palla, non sono un centravanti di vecchio tipo. So fare gol ma anche giocare a calcio. Sono un uomo d'area, un centrale. Le richieste di Tudor? Mi ha detto di allenarmi al massimo, mi ha detto ciò che vuole da me. Gli attaccanti all'inizio non hanno tanta esperienza, e spesso sbagliano sotto porta. Poi imparano ad essere più calmi sotto porta".

Sulle ragioni della scelta dell’Udinese: ”Io volevo riportare il Palermo in A. Quando l'Udinese mi ha chiamato, per me è stata da subito la prima scelta. Non penso al passato, guardo al futuro. Conosco i giocatori perchè seguo sempre il calcio, vivo per il pallone".

Sul livello della squadra: ”I giocatori sono forti, lo devono solo dimostrare in campo. L’Udinese per me è un salto di qualità. Voglio ripagare la fiducia della società. Partner? Mi trovo bene con tutti, poi dipende solo dal mister con chi gioco".

Parole per Jajalo: "Conta tanto la sua presenza qui. Li mi ha subito agevolato l'inserimento assieme a Perica. Il numero 30? L’ho scelto anche a Palermo, continuo così. Voglio continuare quest'anno in doppia cifra, come gli ultimi anni".