Uno dei dubbi di mercato che l'Inter continua a portarsi dietro in questa sessione resa straordinaria e ancor più complicata dalla crisi legata al Covid-19, è quello relativo alla posizione di Christian Eriksen. Arrivato a gennaio, è innegabile che il rendimento del centrocampista arrivato dal Tottenham soltanto pochi mesi fa sia stato deludente, quantomeno rispetto alle enormi aspettative.

In questo preciso momento storico determinate dichiarazioni come quelle rilasciate da Mourinho - "Gli manca cattiveria" - sembrerebbero essere fataliste, ma la verità è che il futuro di Christian Eriksen appare molto più delicato di quanto possa suggerire l'apparenza. 

Mercato Eriksen: dove giocherà?

Una bocciatura secca, da parte di Antonio Conte, non è mai arrivata pubblicamente. E men che meno ci si sarebbe aspettati una manovra del genere. Ma è evidente che in un'estate in cui l'obiettivo numero 1 sia Kante e quello numero 2 Vidal, qualcosa in mezzo al campo non deve aver soddisfatto troppo il tecnico nerazzurro. 

Ma vendere in questa stagione non sarà affatto semplice, ed è allora in questo senso che assumono ancor più rilievo le parole rilasciate da Eriksen al portale danese tipsbladet. 

Ovviamente mi sarebbe piaciuto giocare qualche minuto in più e avrei potuto provare qualcosa di più. Ma ancora una volta questa è la decisione dell’allenatore su chi deve giocare. Abbiamo guadagnato un numero incredibile di punti come club, vinto un numero incredibile di partite e segnato un numero incredibile di gol, più di quanto non abbiano fatto prima e abbiamo subito meno gol. Siamo arrivati in finale di Europa League, dove non si arrivava da molti anni. Quindi è difficile voler entrare e dire di voler giocare. Più minuti ottieni, più puoi dimostrare. Ma di nuovo, ovviamente si poteva fare meglio, ma alla fine penso che sia difficile cambiare quando la squadra vince

Eriksen e Lukaku sorridono insieme (Getty Images)
Eriksen e Lukaku sorridono insieme (Getty Images)

 

Dichiarazioni piuttosto morbide, e tutto sommato comprensive di un rendimento che, effettivamente, piccola crisi a parte alla ripresa dal lockdonw, ha concesso all'Inter di arrivare ad un punto dalla Juventus e fino alla finale di Europa League contro il Siviglia.

Eriksen può davvero lasciare l'Inter?