"Non so se andrò a Napoli la prossima estate, non posso dire nulla ora. Penso soltanto a vincere il campionato con l'Ajax. Sono successe un po' di cose di cui non voglio parlare. Il futuro? Potrei anche rinnovare e rimanere qui". Parola di Amin Younes, che sembrava a un passo dal Napoli a gennaio. Poi l'affare saltò, per motivi ancora oggi non chiarissimi. Ed a quanto pare l'affare potrebbe non farsi neanche a fine stagione, a sentire il diretto interessato, che evidentemente continua a nutrire ulteriori dubbi, nonostante sia sostanzialmente fatto il suo contratto fino al 2022. 

E il Napoli, come previsto, non ci sta: la conferma arriva dal legale della società azzurra, l'avvocato Grassani, che ha così parlato a Radio CRC durante Si Gonfia la rete.

“Quello che il giocatore dice non può prescindere dagli accordi firmati. Il Napoli ha sottoscritto un accordo regolarmente depositato con decorrenza da 1 luglio 2018, da quella data il Napoli è l’unico club proprietario. Se il giocatore vorrà prendere strade diverse e quindi di conflittualità si assumerà tutte le responsabilità in ambito economico e disciplinare”.

“Firmare per un’altra squadra è uno scenario impercorribile. Non giocherà con nessuno dei due club. Verrebbe sanzionato con squalifica e dovrebbe risarcire il danno al Napoli. Anche un’eventuale nuovo club sarebbe considerato responsabile a livello patrimoniale, oltre a non poterlo impiegare rischierebbe di dover pagare milioni di euro. Il giocatore non ha firmato un foglio al bar di sfuggita ma un contratto regolare, se proseguirà in questa sua iniziativa andrà a sbattere contro un muro”.

“Attualmente il giocatore è blindato dal Napoli, non può neanche allenarsi con altre squadre. Sarebbero guai seri” .