Scoppia il caso Leandro Fernandes. Accardi se la prende con Raiola e con la Juventus

L'unico 'affare' della Juventus, durante la sessione invernale, risponde al nome di Leandro Fernandes: arriva dal PSV Eindhoven per poche centinaia di migliaia di euro questo talento olandese (ma di origini angolane) che ha appena compiuto 18 anni. Nazionale di tutte le selezioni orange dall'Under 15 all'Under 18, Fernandes gioca da trequartista di movimento ma può anche, teoricamente, giocare 'alla Pjanic' davanti alla difesa. Un'operazione targata Mino Raiola che tanto ricorda quella relativa a Pogba, il cui talento, sempre in bianconero, ci mise pochissimo a esplodere.

Tutto rose e fiori, anche per il ragazzo, ovviamente, contentatissimo, che per ora verrà aggregato alla Primavera di Dal Canto. Ma c'è qualcuno a cui il trasferimento proprio non va giù. Si tratta dell'altro procuratore, Beppe Accardi, che nelle ultime ore ha attaccato con veemenza sia la Juventus che Raiola. 

L'operazione, sostiene, era sua, e da diversi mesi. E con tanto di mandato. Così ieri l'agente a Mediaset: "Nel calciomercato in Italia siamo arrivati a dei livelli allucinanti di scorrettezza. A partire dalla Federazione. Questa di Fernandes è stata una vera barzelletta: la Juventus ha trattato per 7 mesi con me, che avevo il reale mandato del procuratore, Scoppellitti: abbiamo trattato con un mandato autorizzato. Per questo non ci fermeremo qui e andremo avanti, se dovremo fare i rulli compressori li faremo. Questa non è una cosa giusta, fino alla settimana scorsa ci siamo sentiti con la Juve, e poi è saltato fuori Raiola. Anche la Juve e il ragazzo dovranno spiegare come mai. L'autorizzazione l'aveva solo il suo procuratore, che aveva mandato a me, e la Juventus aveva copia del mandato. Questo non può inficiare sull'esito del trasferimento, ma noi andremo avanti per fare valere i nostri diritti affinché queste pagliacciate finiscano. Il signor Raiola prima di parlare del calcio italiano e dire che in Italia ci sono persone poco intelligente, dovrebbe guardarsi in casa sua, perché qui saremo anche stupidi ma siamo meno scorretti di tanti altri".