Di Gasperini e della sua ossessione per gli esterni del 3-4-2-1 si è scritto più e più volte, complici soprattutto le stagioni incredibili di gente come Gosens, Castagne ed Hateboer. Quest'estate l'Atalanta aveva deciso di puntellare il suo reparto esterni con addirittura tre volti nuovi, ma Piccini, Mojica e Depaoli hanno decisamente deluso le aspettative di Gasperini e dei fantallenatori ritrovandosi fuori dal progetto nerazzurro in men che non si dica. Ora è il turno di Joakim Maehle, giovane esterno danese prelevato dal Genk: saprà calcare le orme dei suoi illustri predecessori o finirà schiacciato dalle pesanti richieste tattiche del suo nuovo mister?

Chi è Joakim Maehle

Nato a Østervrå, Danimarca, nel Maggio del 1997, Maehle cresce calcisticamente nell’omonima squadra della città. All’età di 12 anni sostiene e supera a pieni voti un provino per l’Aalborg BK che lo preleva senza indugi dalla piccola cittadina danese e lo fa crescere nel proprio settore giovanile. 

All’età di 19 anni firma il primo contratto da professionista proprio con l'Aalborg, debuttando nella Superliga Danese ad Agosto 2016. L'avventura di Maehle in madre patria dura giusto il tempo di una stagione: gli osservatori del Genk, da sempre abilissimi a pescare giovani talenti a qualsiasi latitudine, scelgono di puntare su di lui già dalla stagione 2017-2018 sborsando una cifra vicina ai 2 milioni di euro.

Oltre cento presenze dopo, quasi tutte da titolare e con un notevole numero di assist a referto, ecco che arriva la chiamata di uno dei top club emergenti in Europa: l'Atalanta del presidente Percassi, che lo aveva già cercato in estate, decide di sborsare 11 milioni di euro per farne il ricambio numero uno di Gosens ed Hateboer. L'ennesima scommessa vinta dalla società nerazzurra?

Il ruolo di Joakim Maehle

Maehle al Genk ha ricoperto quasi sempre il ruolo di terzino destro in una difesa a 4, disimpegnandosi solo in pochissime circostanze in zone più avanzate di campo o sulla corsia opposta. Nelle sue prime apparizioni in maglia atalantina si è però già visto che Gasperini intende utilizzarlo su entrambe le corsie per poter concedere un po' di riposo a Gosens ed Hateboer, facendo di lui un novello Timothy Castagne. 

Joakim Maehle in azione con la maglia della Nazionale Danese (Getty).
Joakim Maehle in azione con la maglia della Nazionale Danese (Getty).

Perchè comprare Joakim Mahle al Fantacalcio

Da un punto di vista razionale l'acquisto di Maehle dovrebbe essere caldamente consigliato a chiunque abbia già in rosa Gosens e/o Hateboer. Molto dotato da un punto di vista fisico, Maehle promette sgroppate interessanti e più di qualche bonus (in carriera siamo ad oltre 20 assist messi a referto, 3.25 cross e 4.23 dribbling tentati a partita) grazie ad un buon mix di tecnica ed esplosività. Visti i suoi trascorsi da terzino in una difesa a quattro non dovrebbe avere particolari difficoltà ad ambientarsi nella metà campo difensiva, dove presumibilmente le responsabilità dovrebbero essere minori rispetto al passato. Le partite in calendario da qui alla fine della stagione sono tante e, soprattutto se l'Atalanta dovesse mettere su un altro miracolo in Champions, i minuti destinati a Maehle in campionato potrebbero lievitare notevolmente. 

Volendola invece mettere su un piano del tutto irrazionale ma comunque importante in ottica fantacalcistica ci si potrebbe chiedere: perchè non fare un bel dispetto ai possessori di Gosens ed Hateboer, magari in ottica scambi futuri? E, al di là di tutto, visto che stiamo parlando di un esterno di una squadra di Gasperini, perchè privarsi della possibilità di scoprire il nuovo Gosens? Sognare costa pochi fantamilioni.

Perchè non comprare Joakim Mahle al Fantacalcio

Piccini, Mojica e Depaoli sono finiti nel frullatore atalantino e ne sono usciti a pezzi, chi fisicamente, chi mentalmente. Eppure sembravano tutti offrire delle discrete garanzie di rendimento, le stesse che avrebbe dovuto fornire anche Miranchuk, pur se in un'altra zona di campo. Insomma, sembra che quest'anno, al di là delle querelle Gomez, sia particolarmente complesso riuscire ad inserirsi nelle rotazioni della Dea, complice anche un calendario congestionato che impedisce alla stragrande maggioranza dei top club di allenarsi seriamente per più di due/tre volte la settimana.

Maehle è ancora un calciatore tutto da sgrezzare e, soprattutto se l'Atalanta non dovesse avere la meglio contro il Real in Champions, potrebbe essere relegato ben presto ad un ruolo di comparsa, pronto a raccogliere il testimone da uno dei due esterni nerazzurri nel cosiddetto garbage time. In leghe poco numerose potete sicuramente trovare di meglio. 

joakim maehle, LE STATISTICHE

Le statistiche di Maehle raccontano di un esterno vecchio stampo più portato al cross ed alla sovrapposizione che all'inserimento in area, ma nulla esclude che in futuro possa aggiungere al suo bagaglio tecnico anche qualche stoccata vincente rubata dall'arsenale di Gosens ed Hateboer. Per i soli numeri parliamo di 164 partite da professionista (comprese le 6 già disputate con la maglia atalantina), 7 gol e 26 assist con una media di un bonus ogni 5 partite circa. Un dato molto interessante è quello dei cartellini, appena 16 in carriera e tutti gialli. Un calciatore disciplinarmente esemplare: per diversi allenatori un difetto, per moltissimi fantallenatori un pregio. 

LA FANTASCHEDA DI joakim maehle

Valore assoluto del calciatore: 3/5

Valore fantacalcistico dell'acquisto: 3/5

Continuità': 3.5/5

Potenziale titolarità: 2.5/5

Resistenza agli infortuni: 4.5/5

Tendenza al bonus in proporzione al ruolo: 2.5/5