CHI È JEISON MURILLO

Jeison Murillo nasce a Calì il 27 maggio del 1992 e rapidamente diventa un prospetto del calcio colombiano, tanto da essere spesso paragonato a Ivan Ramiro Cordoba, nonostante una struttura fisica più possente rispetto al numero 2 dell'Inter. Cresce calcisticamente nel Deportivo Calì, prima di venire pescato dall'ampia rete di osservatori dell'Udinese, che lo porta dal Sudamerica all'Europa. In Friuli fa una piccola tappa prima di trasferirsi alla società controllata del Granada. Prima di esordire nella Prima Squadra degli spagnoli, colleziona avventure nella Seconda Squadra del Granada, Cadice e Las Palmas. Dopo due stagioni, anzi una e mezza per via di un infortunio al piede, con la maglia del Granada, in cui il 12 aprile 2014 annienta Messi nella vittoria 1-0 del Granada sul Barcellona, viene ingaggiato dall'Inter, che versa 9 milioni nelle casse della famiglia Pozzo. Gioca in nerazzurro al fianco di Miranda, formando una delle migliori coppie centrali del campionato, dal 2015 al 2017. I nerazzurri lo cedono al Valencia in prestito, con riscatto pagato poi 13 milioni di euro. Non lascia il segno al Mestalla, se non per la tirata di capelli che porterà all'espulsione di Cristiano Ronaldo durante Valencia-Juventus di Champions' League. Al Barcellona apre e chiude una parentesi breve e infruttuosa, che apre la strada al ritorno in Serie A, alla Sampdoria, che lo acquista in prestito oneroso di 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 12. In Liguria sarà l'erede designato di Andersen, passato al Lione. Con la nazionale colombiana si guadagna il soprannome di "Muralia", la Muraglia, giocando con la selezione maggiore e diventando miglior giovane della Copa America nel 2015.

IL RUOLO - Roccioso difensore centrale molto atletico e bravo nel gioco aereo. Ha grande personalità che non gli evita qualche passaggio a vuoto, che compensa con grande grinta e cuore in campo.

PERCHE' PRENDERLO AL FANTACALCIO - I motivi per prenderlo sono davvero tanti, e anche facilmente riepilogabili. Il difensore colombiano, come detto, arriva a Genova per raccogliere l'eredità di Joachim Andersen, passato al Lione, e quindi in automatico con la titolarità praticamente garantita. Sarà lui il perno della difesa doriana di Eusebio Di Francesco. Altro motivo per cui vale la pena puntare più di qualche credito su Murillo è che lo abbiamo già conosciuto bene in Italia con la maglia dell'Inter. Sappiamo quindi cosa può dare in termini di affidabilità e voti, dopo l'esperienza all'ombra del Duomo. Non ci saranno periodi di ambientamento per il colombiano, che ormai conosce come le sue tasche il panorama europeo, avendo giocato in due dei maggiori campionati, come la Liga e la Serie A. Una serie di motivi che ci porta a piazzare il colombiano nei top player della difesa; non è una bestemmia considerarlo un colpo da secondo o terzo slot. 

... E PERCHE' NO - C'è sostanziale sicurezza nel fatto che possa ritagliarsi alla Samp un ruolo da protagonista, anche se ovviamente qualche motivo di scetticismo c'è sempre, ed è sostanzialmente legato a quelle che sono state le sue ultime stagioni giocate, o meglio, non giocate. Per motivi di infortunio e scarso utilizzo, infatti, Murillo nell'ultimo anno solare, tra Valencia e Barcellona, è sceso in campo soltanto 7 volte (3 in Liga, 3 in Copa del Rey e 1 in Champions' League, come detto, contro la Juventus di CR7). Un'astinenza che dovrà buttarsi rapidamente alle spalle visto che la Samp gli chiederà gli straordinari. Altri elementi che non perorano la sua causa sono i parecchi cartellini che prende (in Serie A è stato il calciatore più espulso, tre volte, nella stagione 2015/2016) e la sua lunghissima astinenza dal bonus: il suo ultimo gol in gare ufficiali è datato 17 gennaio 2017, quando segnò in rovesciata nella gara di Coppa Italia contro il Bologna.

STATISTICHE - Una carriera in lieve flessione dal punto di vista delle statistiche e dei numeri, che non toglie però affidabilità al calciatore colombiano, autore di un gol in 26 presenze con la maglia della nazionale colombiana. Nel Granada B segna due gol in 22 presenze, 3 in 35 con il Cadice e addirittura 4 in 41 con il Las Palmas. Nella Prima Squadra del Granada va in rete una sola volta in 53 partite. In 69 presenze con la maglia dell'Inter segna invece 3 gol. Ovviamente a secco invece nelle 18 presenze al Valencia e nelle 2 al Barcellona.

LA FANTASCHEDA

VALORE ASSOLUTO DEL CALCIATORE: 4/5

VALORE FANTACALCISTICO DELL'ACQUISTO: 4/5

CONTINUITA': 3/5

POTENZIALE TITOLARITA': 4.5/5

RESISTENZA AGLI INFORTUNI: 3.5/5

TENDENZA AL BONUS IN PROPORZIONE AL RUOLO: 2.5/5