Il meglio del meglio. Una Serie A che raccoglie i talenti, non più soltanto un porto di appoggio temporaneo per i campioni di domani. La crème de la crème del calcio mondiale, tutta riunita nel Bel Paese. Dopo aver ascoltato le parole di Pep Guardiola ieri al Festival dello Sport di Trento non faccio che pensare a questa domanda: 'Come sarebbe una Serie A in cui allenano in contemporanea top manager come Ancelotti, Zidane, Guardiola e Simeone?' Quasi impossibile, voi mi direte, eppure per tutta una serie di motivazioni si tratta di ipotesi molto più realistiche di quanto crediate:

ZIDANE - JUVENTUS

Partiamo con l'ipotesi più suggestiva per i tifosi bianconeri: il ritorno a Torino di Zinedine Zidane. Amatissimo dai tifosi per il suo quinquennio da calciatore, dove ha vinto praticamente tutto compresi un Pallone d'Oro e due Fifa World Player, Zidane si è affermato sin da subito anche come top coach a livello europeo, sfruttando il suo periodo di apprendistato al Real Madrid sotto l'egida di Carletto Ancelotti. Lo dimostrano le tre Champions League consecutive (due da allenatore e una da vice) vinte proprio con i blancos, record assoluto per la storia di questa competizione. Finora Allegri ha vinto tutto, tranne la Coppa dalle Grandi Orecchie, se neanche quest'anno dovesse centrare l'obiettivo potrebbe essere necessario un cambio di rotta. E con Zinedine a spasso inutile dire quale potrebbe essere la prima scelta per il 2019...


SIMEONE - INTER

Anche qui la storia è già nota e parla da sè. Mastino del centrocampo dell'Inter di Simoni, tre anni da assoluto protagonista e uomo-simbolo dei nerazzurri, un feeling che è rimasto immutato col passare degli anni. Un sentimento assolutamente reciproco, come dimostrano le continue frasi del Cholo sul suo futuro approdo all'Inter: "Un giorno allenerò i nerazzurri, ne sono certo". Un giorno neanche troppo lontano, aggiungiamo noi, sebben molto dipenderà anche dei risultati dell'Inter di Spalletti, finora tutt'altro che deludenti soprattutto in Champions League. Teniamo comunque come riferimento il 2020, anno in cui scadrà il contratto di Simeone con l'Atletico Madrid. Che sia quello l'anno giusto per rivederlo in Italia?


GUARDIOLA - NAPOLI

Le prossime due ipotesi sono anche intercambiabili tra loro, con Ancelotti ben saldo sulla panchina azzurra (e finora non ci sono motivi per pensare il contrario) e Guardiola seduto magari su quella giallorossa. Ma qui (come suggerisce il titolo del pezzo) parliamo anche di sogni, e chi vi parla sono anni che sogna di vedere Pep in completo azzurro seduto in panchina allo stadio San Paolo, non più solo da avversario. La grande amicizia con Sarri, l'affinità tra i due modelli di gioco e la sua frase sibillina pronunciata ieri "Io in Serie A? Perché no..." sono indizi da non sottovalutare, sebbene la concorrenza sia enorme per il manager catalano. E poi si mangia bene e il clima è simile a quello di Barcellona, vero Pep?


ANCELOTTI - ROMA

L'anno scorso, subito dopo l'esonero dal Bayern Monaco, Ancelotti in un'intervista a 'Radio Anch'io' disse: "Io alla Roma? Mi vedo bene su ogni panchina, anche su quella della Roma. Ma non ditelo a Di Francesco che se no si arrabbia..." Poi sappiamo tutti com'è andata a finire, con Carletto a Napoli al posto di Maurizio Sarri. Restando nel campo delle ipotesi, e detto che molto dipenderà dai risultati futuri di Roma e Napoli, Ancelotti a Roma è un'opzione tutt'altro che da scartare. Innegabili i suoi trascorsi nella capitale, dove Carletto ha vissuto 8 anni della sua vita da calciatore, vincendo anche uno scudetto e ben quattro Coppe Italia, saltando per infortunio quella maledetta Finale di Coppa dei Campioni persa nell'84 contro il Liverpool. Che si arrivato il momento per una rivincita?