Domenica scorsa, da queste colonne, vi raccontavo della settimana più dura che aspettava la formazione di Sarri con le gare, in fila, contro Milan ed Atalanta. Contro i rossoneri i bianconeri sono apparsi in palla per un'ora di gioco, andando in vantaggio con uno strepitoso gol di Rabiot e trovando il raddoppio pochi minuti dopo con Cristiano Ronaldo. L'ingresso di Rafael Leao ha però scombinato tutti i piani tattici di mister Sarri, portando scompiglio nella retroguardia bianconeri e permettendo ai rossoneri di ribaltare il risultato in meno di dieci minuti e chiudendo definitivamente il match all'80' con la rete di Rebic che suggellava il 4-2 finale.  

Nella sfida di ieri l'approccio della Juventus era sembrato altrettanto buono per i primi cinque-sei minuti di gioco, poi l'Atalanta ha preso le giuste contromisure e raggiunto il proprio ritmo di gara, schiacciando i bianconeri nella propria metà campo e trovando un meritato vantaggio al diciassettesimo minuto. Ronaldo e soci provano a reagire d'orgoglio, ma solamente con l'inizio della ripresa l'andamento della partita sembra cambiare, la maggiore aggressività sui portatori di palla avversari e la decisione sulle palle vaganti porta i bianconeri a giocare con maggior frequenza nella metà campo atalantina, finendo con il trovare il pareggio per un calcio di rigore trasformato da Cristiano Ronaldo a seguito di un tocco di mano di De Roon. L'Atalanta sa di poter far male e subito dopo il pareggio rialza ritmo anche grazie agli innesti dalla panchina e torna in vantaggio con Malinovskyi a dieci minuti dal triplice fischio. La Juventus vista contro il Milan avrebbe potuto subire il contraccolpo psicologico del nuovo svantaggio, invece questa volta gli uomini di Sarri non mollano, andando subito alla ricerca del nuovo pareggio. La fortuna, questa volta, arride ai bianconeri che vengono premiati per la propria testardaggine con un nuovo calcio di rigore, ancora per fallo di mano, realizzato ancora una volta da Cristiano Ronaldo.

In una partita che ha dimostrato quanto la Juventus sia, in questo momento, atleticamente e tatticamente inferiore all'Atalanta restano comunque alcuni motivi di leggera fiducia. Dopo un clamoroso blackout mentale visto nella partita contro il Milan questa volta Ronaldo e soci non si sono fatti travolgere dagli eventi cercando, e trovando, il modo di riagguantare il pareggio. Una crescita dal punto di vista mentale che può essere fondamentale a questo punto della stagione, visto che gli atalantini sembrano non voler mollare le proprie velleità di Scudetto. L'altro mezzo sorriso è dovuto al fatto che nonostante tutte le difficoltà i bianconeri chiudano questo mini-ciclo terribile riuscendo addirittura ad allungare di un punto sulla Lazio, unicamente grazie alla duplice sconfitta patita dai capitolini. Per quanto riguarda i giocatori da segnalare un Rabiot in netta ripresa dopo un inizio di stagione eufemisticamente non entusiasmante. Il francese sembra aver trovato ora forma e fiducia, anche grazie alla splendida rete che ha sbloccato la partita con il Milan. Anche per Dybala il periodo positivo sta proseguendo, nonostante l'assenza forzata con il Milan e la serata a bocca asciutta contro l'Atalanta l'argentino ha dimostrato la voglia di mettersi al servizio della squadra trovando con puntualità la giocata determinante per creare superiorità numerica.

Ora per ai bianconeri non resta che totalizzare undici punti nelle prossime sei partite per aggiudicarsi matematicamente il nono Scudetto di fila. Abbassare la tensione in questo momento non è dunque neanche ipotizzabile, anzi, prima Ronaldo e soci incamereranno questi punti, prima si potranno concentrare per una Champions League che si preannuncia davvero complicatissima.