Dopo cinque giornate di campionato la Juventus è ferma a quota nove punti con due vittorie, di cui una a tavolino, e tre pareggi. Una situazione non nuova in casa bianconera, abituata già in passato a grandi rimonte sulla lunga distanza, ma a preoccupare di più in questo momento è la mentalità della squadra e la mancanza di una precisa identità.

Il percorso fatto dai bianconeri fino a questo momento è stato tutt'altro che positivo. Dopo un illusorio avvio con il secco 3-0 rifilato alla Sampdoria, la squadra bianconera ha iniziato a palesare i propri difetti legati al cambio di allenatore combinato con una preparazione estiva praticamente assente ed all'arrivo agli sgoccioli della punta tanto richiesta da mister Pirlo e da tutti i supporter bianconeri. Già dalla seconda giornata nella sfida pareggiata contro la Roma gli aspetti positivi visti solamente qualche giorno prima erano magicamente scomparsi, con una fase difensiva divenuta improvvisamente fragilissima come ha dimostrato alla perfezione la seconda rete incassata con un clamoroso contropiede finalizzato da Veretout. 

Dopo un'altra serie di prestazioni non proprio convincenti è poi arrivata la sconfitta in Champions League contro il Barcellona. Sconfitta che va ben oltre al punteggio finale di 2-0 con il seconda rete blaugrana arrivata nei minuti finali e per giunta su calcio di rigore. La sensazione durante tutto il match è stata di una netta superiorità di Messi e compagni, nonostante le tre reti annullate a Morata per fuorigioco. Solamente una buona prestazione di Szczesny ed un pizzico di fortuna hanno permesso alla Juventus di non uscire dallo Stadium con un passivo ben peggiore.

Una piccola scusante può essere legata all'assenza per COVID di Cristiano Ronaldo. Il numero 7 portoghese è rimasto isolato dai compagni senza poter scendere in campo per 19 giorni e solamente poche ore fa il suo doppio tampone ha dato finalmente esito negativo.

Ora però Ronaldo è pronto a tornare, anche se certamente non avrà i 90 minuti nelle gambe, e la squadra di Pirlo dovrà dimostrare di aver quantomeno capito le lezioni subite fino a questo momento, mettendo la testa in campo fin dal calcio d'inizio e non attendendo di prendere uno schiaffo prima di dimostrare la propria volontà di portare a casa i tre punti. L'avversario odierno, sulla carta più modesto, può semplificare leggermente le cose, ma prendere nuovamente sotto gamba la partita certificherebbe una mancanza di mentalità che nel lungo periodo potrebbe portare risultati e piazzamenti ben al di sotto delle aspettative.

Per la Juventus la partita di oggi ha dunque una valenza che va ben oltre ai semplici tre punti. Recuperare fiducia ed iniziare a mostrare almeno i primi segnali di quella che sarà la Juventus di Pirlo è un passaggio quasi obbligatorio e che dovrà rappresentare il primo vero mattoncino su cui costruire la stagione appena nata.